Da 2-0 a 2-2. Una rimonta che sa di doccia gelata nel pazzo derby del “Barbera”. Il tecnico del Palermo, Silvio Baldini, ha provato in conferenza stampa a spiegare cosa è accaduto alla sua squadra tra primo e secondo tempo: “Sicuramente ci sono delle situazioni che nascono perché ci abbiamo messo del nostro. Avevamo fatto benissimo nel primo tempo, segnando due gol e ci poteva stare anche il terzo. In una gara del genere non c’era niente che potesse farci pensare che andasse a finire in questo modo. Dispiace, è bastato un episodio negativo perché andassimo in difficoltà per 10 minuti e siccome il calcio è questo loro hanno trovato il pari. Per la prima volta nella fase offensiva, però, abbiamo potuto esprimere certe qualità che i giocatori hanno e le azioni da gol ci sono state”.
“In tutti i moduli – dice l’allenatore toscano – ci possono essere dei calciatori che si esprimono meglio o rendere di più con un altro. Se si vuol fare qualcosa di importante occorre essere una squadra propositiva, cercando i principi basilari come l’ampiezza, la profondità e soprattutto il movimento per cercare di avvicinarsi a calciare in porta. In questo momento il Palermo ha bisogno di gestire meglio le sue emozioni. La partita poteva finire 3-0, ma quando si va in difficoltà possono venire fuori le caratteristiche di determinati giocatori che interpretano certi ruoli”.
Secondo Baldini non è stato il 4-2-4 adottato dal Messina nella ripresa per tentare il tutto per tutto a scompaginare i piani dei rosanero. In chiave futura, inoltre, questo pareggio non scalfisce le sue certezze: “Se una partita così ci deve mettere in difficoltà andiamo poco lontano. Si accetta il risultato, non c’è da mettersi a piangere, ma bisogna riparare a queste situazioni attraverso il lavoro. Dobbiamo andare convinti a Campobasso di quello che siamo e che se facciamo le cose per bene possiamo ottenere qualcosa di importante. Alla fine del primo tempo non avremmo avuto dubbi su niente, è bastato un episodio favorevole al Messina che ci ha messo in difficoltà. Loro sono passati a quattro e ciò avrebbe dovuto anzi facilitare il nostro compito. Col Monterosi era successo lo stesso e siamo riusciti a portarla a termine, mentre stasera non abbiamo conquistato l’intera posta. Sarebbe potuto accadere anche col 3-5-2, non è questione di modulo, il gol ci ha messo ansia e pressione negativa e non ci ha fatto più fare le cose normali”.
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