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Argento: “Ripagati gli sforzi per l’AIAC. Dalle società carta bianca agli allenatori”

La festa per i 50 anni dell’AIAC, organizzata dalla Sezione di Messina al PalaRescifina, il miglior modo per celebrare l’importante traguardo raggiunto dall’Associazione. E’ stato anche tempo di bilanci ed il segretario provinciale Andrea Argento si è detto estremamente soddisfatto per il lavoro svolto in ambito locale: “Il bilancio è sicuramente in attivo. Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale per l’Associazione, rendendola conosciuta a tutti. Il numero dei soci è raddoppiato, se non addirittura triplicato. Abbiamo promosso nel territorio tantissime iniziative, ricevendo da ogni parte attestati di stima. Gli sforzi profusi sono stati comunque ampiamente ripagati ed anche in questa festa al PalaRescifina abbiamo registrato la presenza di tanti tecnici”.

La sala gremita del PalaRescifina

Notevole, nell’ultima annata, anche l’incidenza dei corsi. “Ne abbiamo indetto uno sugli allenatori dilettanti, poi un corso Uefa B ed un altro di calcio a 5 per la prima volta nella storia nella nostra provincia. Ci servono nuovi allenatori per far crescere il movimento. Tuttavia non è semplice, perché da un lato il numero dei tecnici abilitati cresce ma dall’altro quello delle società diminuisce. A mio avviso sarebbe meglio se le società evitassero di ritenere gli allenatori come il capro espiatorio e dessero invece loro carta bianca, consentendogli di poter entrare negli aspetti gestionali. L’allenatore è l’unica componente che deve studiare ed aggiornarsi per rimanere al passo coi tempi e potrebbe dare una mano importante ai club. Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio, come dice un grande allenatore (Josè Mourinho, ndr)”.

Il tavolo dei relatori

Giovanni Costantino, allenatore messinese impegnato da tre anni nel calcio finlandese, ha lanciato un chiaro messaggio, allargando i propri orizzonti e optando per l’avventura all’estero. Argento, su questo tema, sottolinea: “Un mese fa abbiamo ospitato Fabio Lopez che ha costruito la sua carriera proprio all’estero. Il mondo è ormai globalizzato e pensare di restare chiusi nei confini italiani è anacronistico. Bisogna guardare all’estero. L’Associazione Allenatori, in questa prospettiva, ha istituito un corso gratuito per imparare l’inglese”.

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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