Amarcord: riviviamo le dodici promozioni del Messina (1^ parte)

Lo striscione simbolo dell'annata che vale il secondo salto di categoria consecutivo

In quattro puntate la storia dei trionfi giallorossi. Dal primo nella stagione 1931-32 all’ultimo torneo appena concluso, passando fra retrocessioni, umilianti cancellazioni ma con un unico denominatore comune: l’amore e la passione del popolo biancoscudato.

ACR Messina 2013-14

Il gruppo che ha centrato la dodicesima promozione nella storia del Messina (foto Gabriele Maricchiolo)

La seconda promozione consecutiva dell’era Lo Monaco coincide con la dodicesima della storia giallorossa, forse la più abbordabile, sulla carta, per via degli otto posti disponibili per accedere alla serie C Unica. In realtà per i biancoscudati non è stato così semplice ottenere il salto di categoria. Sono stati necessari, infatti, il cambio del tecnico ed una mini-rivoluzione dell’organico per invertire la tendenza. Alla 14a giornata i giallorossi, dopo la sconfitta casalinga con il Lamezia (1-4), erano terzultimi in classifica ed in piena crisi tecnica. Il patron Pietro Lo Monaco, che a più riprese aveva confermato la fiducia all’allenatore della promozione dalla D alla Seconda Divisione, rompe gli indugi e decide di cambiare, chiamando Gianluca Grassadonia al posto di Gaetano Catalano. Con l’ex calciatore del Cagliari alla guida, i giallorossi cambiano passo, anche grazie all’arrivo di giocatori di buon livello che cambiano il volto alla squadra. Il Messina balbettante della prima parte di campionato si trasforma in una squadra grintosa e cinica. La conferma di Corona, l’esplosione di Costa Ferreira, ma soprattutto la crescita del collettivo. Con passo spedito i peloritani rimontano in classifica posizioni su posizioni fino a conquistare con tre giornate di anticipo la matematica promozione e, addirittura, riuscendo a piazzarsi al primo posto e guadagnarsi la finale di Supercoppa di Legapro Seconda Divisione.

I festeggiamenti per la recente conquista della C unica (foto Gabriele Maricchiolo)

I festeggiamenti per la recente conquista della C unica (foto Gabriele Maricchiolo)

Nella sua lunga storia calcistica, per tre volte il Messina vince il torneo di serie D: Giusto Lodi alla guida nella stagione 1973-74, Pietro Ruisi nel campionato 1997-98 e Gaetano Catalano nella scorsa stagione. Tre le promozioni dalla C2: Alfredo Ballarò nel 1982-83, Stefano Cuoghi nella stagione 1999-2000 e Grassadonia in quella attuale. Ben quattro le promozioni in serie B: nel 1931-32, allenatore Engelbert König, nel 1949-50 Oronzo Pugliese, nel 1985-86 Franco Scoglio e nel 2000-01 Carlo Florimbi. Due le storiche promozioni in serie A, 1962-63 con alla guida Umberto Mannocci e 2003-04, trainer Bortolo Mutti. Inoltre nella stagione 1978-79 l’ACR venne ammessa per meriti sportivi nella nuova serie C2, mentre nel campionato 2005-06 il FC Messina usufruì di un ripescaggio in massima serie. In tre occasioni il club peloritano ottiene due promozioni consecutive. La prima doppietta è anomala perché il presidente Emanuele Aliotta vince il campionato Eccellenza nel 1996-97 con la Peloro e quello di Serie D nel 1997-98 con il FC Messina, poi nella stagione 1999-2000 dalla C2 alla C1 e nel 2000-10 dalla C1 alla B. Lo Monaco ha ricalcato le orme del gioielliere messinese vincendo nelle due ultime stagioni, ma da lui i tifosi si aspettano il “Triplete” in salsa nostrana.

Il Messina del campionato 1931-32

Il Messina del campionato 1931-32

Riavvolgendo il nastro dei trionfi giallorossi partiamo dal campionato 1931-32, è quella la prima volta in cui i tifosi del Messina gioiscono per la conquista di una promozione. I biancoscudati disputano il campionato di Prima Divisione (terza serie nazionale) e sono reduci dal secondo posto ottenuto alle spalle di un fortissimo Palermo, nel campionato 1929-30, e dalla terza posizione della stagione successiva. I tempi sono ormai maturi, Messina non ha nulla da invidiare al capoluogo dell’isola e si attrezza per disputare un campionato d’avanguardia. Con a capo il Cav. Ciccio Lombardo, presidente dell’epoca, il Messina affida la panchina all’austriaco Engelbert König, ex allenatore del Milan e rinforza la rosa con il portiere Staccione dal Torino, il mediano Borgo I dal Milan e l’attaccante Borgo II dal Casale. Trascinati dai gol di Corallo, Ferretti, Re e dall’estro di “ZizìCevenini III, i biancoscudati ottengono il secondo posto finale alle spalle della Salernitana e con 41 punti accedono agli spareggi contro Saronno, Savona e Spal. Alla vigilia del girone finale il Saronno si ritira. Grazie alla doppietta di Ferretti ed al gol di Cevenini III la Spal esce sconfitta dall’Enzo Geraci per 3-0. Dopo la sconfitta di Savona per 1-0 i peloritani si rifanno subito a Ferrara vincendo per via della rimonta realizzata da Cevenini III e Corallo che firmano il 2-1 finale. Il 3 luglio 1932 alla “Cittadella” i biancoscudati conquistano la prima storica promozione in serie B con un netto 3-0 sui liguri, firmato Corallo, Fidomanzo e Re, mandando in estasi i propri appassionati tifosi.

L'ACR Messina della stagione 1949-50

L’ACR Messina della stagione 1949-50

La seconda promozione il Messina la ottiene nella stagione 1949-50. Dopo la devastante guerra in città si torna lentamente alla normalità ed il calcio ricomincia ad appassionare gli sportivi. Nel 1947, dalla fusione fra il Messina ed il Giostra nasce l’ACR Messina. Il campionato 1948-49 si conclude con il successo del Catania, il Messina chiude al quinto posto: in città ci si attrezza per seguire gli etnei nella serie superiore. Torna al timone della società il Cav. Lombardo, supportato dal Principe Carlo Stagno D’Alcontres e dal rag. Alfio Restifo. L’ACR viene finanziata anche con l’apporto dei commercianti e cittadini. La squadra prima viene affidata all’ungherese Mihály Balacics che lascerà il posto ad Oronzo Pugliese. Le prodezze di Vellutini fra i pali, chiamato a sostituire il ripudiato Silingardi, ed i gol di Marchetto (16), Della Casa (10), Fabbri, Bassi, Bertolin e Opisso entusiasmano i tifosi. La difesa meno perforata con soli 24 gol subiti, imperniata sui terzini Avellani e Zanzottera, e sui mediani Maran, Calzavara e Gazzari, Sarà un avvincente testa a testa con il Cosenza ed all’ultima giornata le due squadre si ritroveranno in testa alla classifica con 51 punti. Sarà lo spareggio di Salerno a decidere chi andrà in B. I lupi passano in vantaggio con Polacchi ma Della Casa realizza il gol del pareggio sul finire del match, superando la vana difesa dei calabresi. I supplementari servono a poco, finisce 1-1. Si rigioca, ma stavolta a Como. Da Messina partono treni speciali colmi di sportivi, l’11 giugno 1950 i biancoscudati travolgono il Cosenza per 6 reti a 1, la doppietta di Marchetto, le reti di Fabbri, Della Casa, Bassi e Calzavara regalano una grande gioia al popolo giallorosso riunito a Piazza Cairoli dove viene trasmessa la radiocronaca della partita. Il Messina è in serie B, ma il Cosenza denuncia alla Lega casi di corruzione. L’inchiesta dura tutta l’estate, poi il verdetto del giudice sportivo che promuove i calabresi in B, il Messina retrocede all’ultimo posto. La società peloritana si appella alla CAF, che riconosce la vittoria sul campo dei biancoscudati e li riammette in serie B.

Continua…

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