Modica accende il derby: “Dirigenza dell’Igea arrogante. Il Messina ha una storia”

Giacomo ModicaL'ex tecnico giallorosso Giacomo Modica

Il Messina tornerà in campo domenica a Barcellona, dopo ben tre settimane di sosta. Un lungo stop, originato dalla disputa del torneo di Viareggio e dal conseguente rinvio della sfida casalinga con il Palazzolo.

Curva Sud

Entusiasmo in Curva Sud. Il Messina ha raddrizzato solo parzialmente una stagione no

Il tecnico Giacomo Modica, nella consueta conferenza stampa pre-partita, non ha nascosto le difficoltà che potranno essere accusate dalla sua squadra: “Ci manca il ritmo partita. Abbiamo provato ad allenarci con impegno e serietà, compatibilmente con il cattivo tempo. Ci attende la prova della verità con la particolarità del campanilismo. Qui c’è grande storia, rispettiamo comunque la loro storia e il loro presente. Questa piazza e questa maglia pesano tanto”.

L’ex collaboratore di Zeman accende la vigilia, lodando lo staff tecnico barcellonese ma riservando un duro attacco alla dirigenza dell’Igea Virtus, che nei giorni scorsi avrebbe sminuito i risultati raccolti dal nuovo corso dell’ACR nel corso di una trasmissione televisiva: “Non sono sorpreso dall’Igea Virtus, lavorano da molto tempo assieme. Anche se là dentro c’è qualcuno che ha la prosopopea di avere inventato il calcio e non parlo certo del tecnico. Sembra che il signore l’abbia toccato sulla testa e messo nelle condizioni di dire “Il calcio siamo noi”. Non si può permettere di dire che non abbiamo fatto cose belle. Hanno grandi meriti sportivi, da due anni a questa parte. Società e staff hanno lavorato bene, ma non sono stati certo eleganti, piuttosto hanno peccato di arroganza. Mi hanno disturbato molto, anche perché questa è già una partita particolare”.

Igea Virtus

L’Igea Virtus in festa: barcellonesi in lotta per il primato da due anni (foto Puccio Rotella)

Modica è consapevole che gli ultimi otto impegni stagionali andranno onorati, al di là di una graduatoria che spegne ogni ambizione: “Sono sotto contratto fino a fine giugno, ognuno di noi si gioca una fetta di futuro e l’eventuale riconferma, anche se magari poi andrà a divertirsi e guadagnare altrove. Non possiamo mollare in funzione della classifica, non lo accetto, servono rispetto e passione. Chiedo serietà fino al 6 maggio”.

Il ritardo accumulato nei primi due mesi era troppo ampio e l’ex centrocampista è convinto che non fosse in alcun modo recuperabile, neppure con un percorso netto nella seconda metà di stagione: “Non siamo felicissimi ma non abbiamo neppure grandi rimpianti. Le prime cinque non hanno perso mai, viaggiano a ritmi vertiginosi e quindi saremmo comunque dietro nonostante gli otto punti persi nel girone di ritorno”.

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