Top Spin Messina, Quartuccio e Liang: “Rivincere la Coppa Italia bello e difficile”

La premiazione della Coppa Italia

La seconda Coppa Italia vinta dalla Top Spin Messina è un’altra perla di un percorso fantastico. Quattro titoli in dodici mesi messi in bacheca dalla squadra regina del tennistavolo maschile. Il presidente Giorgio Quartuccio ripercorre le tappe che hanno portato al trionfo nella tre giorni in terra umbra: “Ha un sapore bello ed esaltante. Eppure non ero molto ottimista alla vigilia perché eravamo arrivati alla Coppa Italia in condizioni precarie, senza Ismailov, convocato dalla nazionale russa per uno stage pre-olimpico, con Amato che stava male per un virus intestinale e privi di Monteiro per le prime due partite. Il sorteggio del girone eliminatorio è stato molto impegnativo, mettendoci di fronte a due squadre difficili come Prato e Verzuolo. Antonino ha stretto i denti e ognuno ha dato il suo apporto. Su tutti devo menzionare Piccolin che ha trascinato la squadra alle semifinali. Jordy ha sofferto tantissimo per essere rimasto ai box tre mesi e avere visto da fuori i nostri successi in Supercoppa e campionato. Ha giocato con una grinta che non gli avevo mai visto”.

La Top Spin ha vinto a Terni la sua seconda Coppa Italia

Il ritiro di Guo Ze, in forza a Milano, ha spalancato le porte della finale, poi vinta contro l’Apuania Carrara. “Mi è spiaciuto per come siamo arrivati in semifinale, Milano aveva giocato meglio e meritava di più. La sfida tra Monteiro e Mutti è stata davvero epica. Joao non è stato al meglio delle proprie possibilità, invece Mutti ha giocato ad altissimi livelli. Solo un campione come Monteiro poteva però risalire da un 10-7 di svantaggio, annullando tanti match-point e tirando fuori dal cilindro delle giocate fantastiche. Schierando Monteiro nel doppio volevamo mettere pressione in finale a Carrara, un’opzione rivelatasi esatta. Questo ci ha consentito di arrivare all’ultima partita come volevamo, con Piccolin opposto a Piciulin e Jordy ha vinto in maniera nettissima l’incontro”. 

Lo sguardo adesso è di nuovo rivolto al campionato, in cui la Top Spin punta a conservare la vetta della classifica: “L’1 febbraio avremo una difficilissima trasferta a Verzuolo, dovremo cercare di dare il meglio per prendere punti. Occorre mantenere la prima posizione, sarebbe molto importante in chiave playoff. I tifosi? Ci hanno sostenuto anche a Terni, abbiamo sentito il loro calore anche da Messina, ci hanno trascinato alla vittoria. Li aspettiamo a Villa Dante per la gara con Prato il 21 febbraio (non più il 7 ndr), uno spostamento di data dovuto all’impegno in nazionale di Piccolin”. Brutta tegola sul fronte Monteiro, squalificato per due giornate dal Giudice Sportivo dopo la finale di Coppa Italia.

Il tecnico Wang Hong Liang con Monteiro e Rech Daldosso

Il tecnico Wang Hong Liang ha guidato il gruppo alla conquista di un’altra coppa: “E’ stato molto difficile, quest’anno tutte le squadre si sono rinforzate e abbiamo sofferto tanto. L’anno scorso abbiamo vinto più tranquillamente. In semifinale con Milano, rispetto alla finale con Carrara, ero più preoccupato. Eravamo senza Ismailov e poi soffriamo sempre contro i fratelli Mutti. C’è stato un pizzico di fortuna, ma è anche vero che eravamo stati sfortunati in precedenza nel sorteggio dei gironi, trovando Prato e Verzuolo. Piccolin ha fatto il suo dovere, è stato molto bravo”.

L’autentica svolta in finale è arrivata grazie al cambio di formazione varato dall’esperto allenatore cinese: “Il doppio Amato-Rech era stato imbattibile in passato, ma Amato non stava bene, così ho provato le coppie Rech-Piccolin e Amato-Piccolin ma non è andata tanto bene. Ho pensato che farlo giocare a Monteiro ci avrebbe dato più sicurezza, aggiungendo il punto di Joao contro Khanin e, infine, che uno degli altri avrebbe potuto battere Piciulin”.

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