Serie A2 Maschile

Sodini: “Dobbiamo diventare una grande squadra anche dal punto di vista mentale”

Sesto successo negli ultimi sette incontri disputati. Sono i numeri di un’Orlandina che vola in classifica anche in una giornata in cui più volte ha rischiato di interrompere questa striscia positiva, opposta a una Mantova che ha dimostrato di essere squadra non facile da affrontare. In sala stampa coach Marco Sodini, pur lodando l’atteggiamento, ha una critica per la propria squadra sulla tenuta emotiva: “La partita onestamente mi lascia più arrabbiato che contento. Da un punto di vista tecnico sapevo che avremmo incontrato delle difficoltà fisiche ma ciò non ha inciso sulla prestazione, se non all’inizio. Ha condizionato però l’umore della squadra che da subito si è innervosita ma questo proprio non me l’aspettavo. Siamo giovani ma mi aspetto una maturità completamente diversa. Nel secondo tempo si è protratto il nervosismo, permettendo a Mantova di rientrare in gara. Ciò mi ha tolto pure la gioia emotiva a fine partita, per cui non sono contento. Abbiamo vinto sei gare delle ultime sette, è chiaro che abbiamo qualità dentro di noi molto positive e vincenti ma le grandi squadre lo devono essere in primis nella testa. Bisogna capire che è un passo indietro, pur essendo contenti del risultato. Nelle prossime due trasferte non possiamo avere questo atteggiamento e voglio che i giocatori lo sappiano. Abbiamo fatto 102 punti. A Floyd vorrei levare le nove palle perse, ma so che è un giocatore eccezionale. Sicuramente potrà essere il capocannoniere del campionato ma io in primis devo volere di più da lui. La direzione è quella giusta ma occorre la consapevolezza di quello che vogliamo fare nel momento in cui si vuole farlo”.

Floyd ancora una volta incontenibile in questa stagione

Il coach ospite, Emanuele Di Paolantonio, ha accarezzato una grande impresa, confermando che la sua Mantova può puntare ai playoff. Unico neo l’atteggiamento tenuto nel secondo quarto: “Siamo venuti qui per riproporre quello che avevamo preparato. Lo abbiano fatto bene per larga parte dell’incontro ma abbiamo pagato la sbandata del secondo quarto. Gli altri quarti li abbiamo vinti. Poi si è decisa da episodi nel supplementare. Dovremo ripartire da quest’aspetto e prendere cose positive, avremmo potuto vincere anche con qualche disattenzione in meno. Abbiamo tirato 14 liberi in meno, ma non cerchiamo alibi. Questo è un campo difficilissimo, su cui hanno vinto in pochi, anche perché loro sono il primo attacco del torneo. Li avevamo contenuti bene, ma non riesci a lasciarli a 60 punti, perché segnano. Sono contento per Ceron, come per gli altri ragazzi. È un giocatore importante per noi”.

Daniele Straface

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Daniele Straface
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