Sant’Agata, Giampà: “Il Santa Maria si è rinforzato. Non dobbiamo rilassarci”

Sant'AgataCalafiore celebra una rete realizzata con il Sant'Agata (foto Marta Ignazzitto)

Il sorprendente Sant’Agata, reduce da quattro vittorie consecutive, fa visita al Santa Maria Cilento, capace fin qui di imporsi ad Aversa, sul campo di una delle sorprese d’inizio torneo, e di pareggiare in casa con Lamezia Terme e Paternò, che viaggiano nell’alta classifica. Non si fa quindi illusioni il tecnico Domenico Giampà: “Sarà una sfida dura: loro cercano il primo successo casalingo e faranno di tutto. Lo scorso anno erano la squadra rivelazione che giocava il miglior calcio. Quest’anno la rosa già ottima è stata rinforzata con gli arrivi di Masullo, Emmanouil e Cunzi (ex Acr Messina, ndc). Gli under sono forti e sicuramente dovremo soffrire perché ci vorranno mettere alle corde. Noi vogliamo fare punti dovunque ma conosciamo la loro forza”. 

Sant'Agata

Brugnano, prelevato in estate dal Catanzaro, non è disponibile (foto Marta Ignazzitto)

L’elemento più temuto è ovviamente Domenico Maggio, che l’anno scorso ha realizzato ben 18 reti e quest’anno è già a quota due: “È una punta da doppia cifra. Dietro non potremo sbagliare nulla perché lui è un attaccante che se ha mezza occasione fa gol. La classifica? Mancano 34 partite, non cambia nulla per noi. Ci servono ancora 35 punti per centrare l’obiettivo salvezza. Il merito di questo avvio è di tutti, soffriremo sempre perché in campo giocano anche gli avversari. Non esistono squadre meno forti delle altre perché in ogni campo c’è un pericolo”. 

Il Sant’Agata dovrà quindi frenare l’entusiasmo e prepararsi a soffrire, com’è già accaduto con il Troina nell’ultimo turno: In ogni gara dobbiamo mostrare progressi e trovare nuovi stimoli. Noi come mentalità vogliamo sempre comandare il gioco. Nell’arco dei novanta minuti devi anche saperti difendere, si deve essere pronti a tutto. La prestazione è prioritaria, senza quella non fai risultati. C’è molta strada da fare, giocatori e allenatori non devono mai accontentarsi perché altrimenti non possono fare questo sport. L’unico indisponibile è Brugnano“. Oltre al 2001 non sono partiti per la Campania neppure i giovanissimi Leanza e Mejri.

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