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Sant’Agata, Facciolo: “La doppia rimonta una mazzata. Ma il gruppo cresce”

Il Sant’Agata ha subito una doppia rimonta contro il San Luca ma al 90esimo è maturato comunque il sesto successo stagionale, per 4-2. Soddisfatto il tecnico Michele Facciolo: “Quando si ha una squadra giovane e dopo venti minuti vai avanti 2-0 e non segni il terzo può capitare. È successo nel primo tempo per fortuna e abbiamo avuto modo di rimettere le cose al loro posto. Negli spogliatoi non ho alzato la voce, ho soltanto detto che da soli avevamo buttato a mare e dovevamo reagire. La linea è sottile, può subentrare l’ansia oppure un contropiede avversario e si complica tutto, i due gol sono arrivati per leggerezza. Forse Esposito poteva fare di più ma sapeva di essere diffidato, domenica andiamo a Siracusa e tutti vogliono essere della partita. Sono contento di questo gruppo che ci sta dando delle soddisfazioni, siamo una realtà giovane e possiamo soltanto migliorare e crescere”. 

Sant'Agata
L’ex leccese Giulio Carrozzo ha firmato la sua terza rete stagionale (foto Calogero Librizzi)

Nonostante lo 0-3 che ha cancellato la vittoria di Reggio Calabria, la squadra per il terzo anno consecutivo viaggia in zona playoff: “Dobbiamo vivere partita per partita senza fare programmi, se ci avessero detto che dopo dodici partite avremmo raccolto 18 punti, 21 sul campo, lo avremmo preso per pazzo, finora nessuno ci ha regalato nulla, anzi probabilmente abbiamo subito qualche torto come in occasione della sfida con l’Igea Virtus. Dobbiamo soltanto cercare di lavorare e migliorare certe situazioni di campo come la costruzione da dietro, ancora siamo un po’ timidi nel cercare quell’imbucata che io chiedo ma che loro non rischiano. Spesso si cerca la giocata semplice sul terzino, che però ha difficoltà a sviluppare l’azione in avanti, ma sono certo che miglioreremo ancora”. 

Mincica ha trovato già la sua quinta rete stagionale, pur mancando qualche opportunità. Ma da Facciolo arrivano soltanto lodi per l’ex Casarano, peraltro meritate: “Dopo il 2-0 abbiamo avuto altre palle gol, potevamo chiuderla ma non mi sento di buttare la croce addosso a Mincica. Tre partite in una settimana giocate per intero sono un impegno importante, quindi ci sta perdere un po’ di lucidità. Ci siamo mossi poco e quando ti muovi poco fai fatica, ma la colpa è di chi non ha la palla. Non sono preoccupato, era la terza partita in una settimana e trovare energie fisiche e mentali non è mai facile”. 

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