Sant’Agata, Facciolo: “Grande velocità d’esecuzione. Ora inizia il difficile”

Sant'AgataIl Sant'Agata protagonista in D nelle ultime tre stagioni (foto Calogero Librizzi)

Quattro vittorie in sei gare, numeri che nemmeno il più ottimista dei sostenitori del Sant’Agata poteva augurarsi. Il tecnico Michele Facciolo commenta il particolare momento di forma: “Segnare subito il gol ci ha sicuramente avvantaggiato. Abbiamo avuto quattro-cinque occasioni per chiudere prima la gara. Loro concedevano spazi, li avevamo studiati in settimana. Siamo una squadra giovane e dobbiamo chiudere prima la sfida perchè è sempre rischioso trascinarsi il match fino ai minuti finali. Soltanto nell’ultimo quarto d’ora abbiamo concesso qualcosa, avevo chiesto ai ragazzi di pressare i mediani avversari per non concedere la costruzione del gioco al Locri“.  

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L’ingresso in campo del Sant’Agata (foto Calogero Librizzi)

Le prestazioni dimostrano la consapevolezza che i calciatori stanno acquisendo. Seppur ad inizio percorso i bancazzurri sembrano sulla strada giusta: “È prematuro emettere verdetti, quando cominci a trovare il tuo gioco questo ti dà fiducia e autostima. La squadra inizia ad avere una lettura migliore delle situazioni ed una capacità di esecuzione più veloce. Questo va al di là di chi affronti la domenica. Noi dobbiamo salvarci, avere dodici punti in questo momento è molto positivo. Adesso le difficoltà aumenteranno e di questo ne siamo consapevoli”.

In serie D il più delle volte la tecnica è imbrigliata dalla prestanza fisica. Il Sant’Agata sta studiando le contromosse da operare in caso di necessità: “Se la giocata arriva poi è facile sviluppare il proprio gioco. L’avversario ti aggredisce e tu puoi trovare spazi, se stai fermo invece tutto si complica. Voglio che i ragazzi acquisiscano la padronanza dei propri mezzi. Se trovo una squadra fisica che ci aggredisce è più difficile, devo consentire agli attaccanti di fare certi movimenti per creare varchi”. 

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Mincica celebra la doppietta (foto Calogero Librizzi)

Le ultime due stagioni non sono un peso ma un ulteriore stimolo a cercare di dare il massimo anche in questo torneo: “La società ci infonde grande serenità. Ho accettato a metà giugno di sposare questo progetto perchè il direttore sportivo Meli mi ha visto entusiasma. Sono consapevole che non è semplice, il lavoro fatto è buono ma si può sempre migliorare. Negli ultimi due anni questa piazza ha ottenuto grandissimi risultati per cui anche io sento il peso di dover confermare quanto fatto in passato. Il gruppo è cambiato tanto, spero che la gente accorra al campo e si diverta con le nostre partite. Io chiedo che l’atteggiamento sia positivo, poi ovviamente arriviamo fin dove possiamo”. 

Il collettivo è la vera forza. Lo staff richiede un lavoro a trecento sessanta gradi a tutti i reparti senza alcuna distinzione tattica: “Lavoriamo tanto nei nostri allenamenti, correggendo le cose che vediamo non andare bene. Tolta la gara con la Vibonese, in cui abbiamo subito quattro gol, siamo stati abbastanza solidi nelle altre cinque gare. Alle volte attacchiamo con tanti giocatori ma la fase difensiva è una mia prerogativa. Dobbiamo difendere in undici, non possiamo disinteressarci degli altri reparti”. 

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