Il Sant’Agata, dopo un bel primo tempo, è caduto a Siracusa in avvio di ripresa, sul campo della nuova co-capolista del girone. Il tecnico Michele Facciolo è soddisfatto dell’attaggiamento mostrato dai suoi uomini: “Se fossimo venuti qui a giocare al limite dell’area saremmo stati sotto di due gol già nel primo tempo, considerate anche le caratteristiche dei loro giocatori, molto bravi a portare palla in mezzo al campo e a cercare gli esterni. Per non correre rischi dovevamo tenerci alti”.
Placido Marcellino in azione a Siracusa (foto Calogero Librizzi)
Il canovaccio del match è cambiato come detto in avvio di ripresa, con le reti di Alma e Arcidiacono: “Nel secondo tempo non abbiamo avuto il modo di tenere il baricentro più avanzato perché dopo pochi minuti abbiamo preso gol e lì è cambiato tutto. Il Siracusa l’ho visto altre volte, ha grande qualità e un’identità ben precisa: ci sono elementi che in qualsiasi momento ti possono fare la giocata. Non abbiamo affrontato il Trapani se non in Coppa Italia in un test poco attendibile, mentre contro la Vibonese abbiamo disputato forse la peggiore partita da quando sono qui. Motivi per i quali è molto complicato per me fare dei paragoni, ma il Siracusa è una delle candidate alla promozione in serie C”.
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