Sant’Agata, Amata: “Un suicidio sbagliare i cambi. Resta l’impresa sul campo”

Sant'AgataIl Sant'Agata celebra un successo che sarà vanificato (foto Calogero Librizzi)

Dal sogno alla dura realtà. Ci mette la faccia il dg Gianluca Amata dopo un risultato storico, la vittoria per 1-2 del Sant’Agata al “Granillo” di Reggio Calabria, vanificato dall’errata gestione dei cambi tra under e over. Gli amaranto hanno preannunciato reclamo già al termine del match e otterranno il successo per 3-0 a tavolino. “Si è consumato un misfatto. Ci siamo suicidati con la gestione delle sostituzioni, che ci ha portato a giocare un paio di minuti con uno juniores in meno. Il regolamento non lo consente e quindi mercoledì avremo la sentenza peggiore che possa capitarci e che cancellerà un’impresa, una prestazione, un risultato sportivo che certamente restano negli occhi e nel cuore di chi era presente e ha visto quella partita, ma sparirà dagli annuari del calcio” commenta in maniera amara Amata ai canali social del club.

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I capitani Barillà e Squillace (foto Calogero Librizzi)

Un errore che vanifica l’ennesima impresa di un club, da quattro stagioni protagonista in D: “Non ci sarà questo 1-2 del Sant’Agata a Reggio Calabria, ma quasi sicuramente un 3-0 tavolino, azzerando le nostre soddisfazioni che erano all’apice di un percorso sportivo che ci ha visto in questi anni affrontare anche Catania e Messina, grandi società blasonate e in stadi importanti, dove non eravamo mai riusciti ad incidere sebbene fossimo usciti tra i complimenti di tutti. Questa volta ci eravamo riusciti ma siamo stati così stupidi da non certificare quel risultato”. 

Il peso della “svista” va condiviso tra tutti i componenti della panchina: “C’è la responsabilità dell’allenatore di aver chiamato un cambio facendo uscire un giocatore juniores per far entrare un fuoriquota in quello che di per sé deve essere un momento di attenzione, del suo staff che ha ritenuto di non coadiuvarlo in quel frangente in cui ha bisogno di sentire accanto a sé la presenza di tutto il team e chiaramente di un dirigente accompagnatore che era in panchina e doveva o poteva effettuare l’ultima verifica”.

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Il Sant’Agata ringrazia i suoi tifosi al seguito (foto Calogero Librizzi)

Dalla gioia per il successo in extremis all’amarezza per il risultato che verrà ribaltato dal Giudice Sportivo: “Il destino è beffardo. Poteva finire con un pareggio o una sconfitta, invece siamo riusciti a vincere e questa sentenza diventa ancora più atroce. La squadra, nonostante qualche ko, non è mai stata messa sotto da nessuno, tranne che dalla Vibonese con una prova superlativa. Hanno dimostrato di essere dei grandi giocatori, tra i migliori della categoria, loro sono sicuramente i protagonisti e la cosa più bella da cui ripartire. Il tecnico li ha allenati bene e saputi mettere in campo, anche a lui va il mio plauso per il lavoro serio e certosino. Domenica è stato un incidente di percorso, dobbiamo guardare avanti. Il calcio è costellato di episodi e quanto accaduto è inappellabile”.

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