Plescia: “Ero emozionato per il gol dell’ex. A Messina ho perso già 8 kg”

PlesciaLa commozione di Plescia dopo il gol dell'ex

Il più classico dei gol dell’ex. Ad Avellino non era riuscito ad incidere, segnando soltanto due reti nel 2021/2022 e poi andando in prestito tra Carrarese e Piacenza nella stagione successiva. Puntuale, come un orologio svizzero, ha punito la squadra dalla quale è giunto in riva allo Stretto in chiusura di mercato estivo, segno delle qualità che in biancoverde non erano del tutto emerse.

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Plescia va ad abbracciare il ds Roma

Vincenzo Plescia, al secondo centro in quattro partite con la maglia del Messina, ha deciso il match con il suo colpo di testa su corner di Firenze. Nessuna esultanza, in rispetto all’Avellino, ma tanta commozione: “Ero emozionato, segnare il gol dell’ex è sempre bello. Ero emozionato anche per delle dinamiche che ci sono dietro le trattative, situazioni che vanno oltre il gol. Ci aspettavamo che potessero partire forte, normale che di fronte ad una squadra blasonata come loro si potesse soffrire, sono felice perché abbiamo reagito molto bene come squadra”.

Anziché ripensare ai suoi trascorsi difficili in Irpinia, l’attaccante preferisce concentrarsi sul presente: “Non so cosa non ha funzionato ad Avellino, ci sono dinamiche che vanno oltre il calcio. Grazie al lavoro di mister Modica sono migliorato molto fisicamente, ho perso 7-8 kg e mi sento bene, anche se non sono al 100% spero di arrivarci a breve”.

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Il colpo di testa vincente di Plescia

La rete, seconda consecutiva in casa seguita a quella contro la Turris, è arrivata sfruttando le situazioni da fermo. Prima il clamoroso palo di Ferrara, qualche istante dopo il gol di Plescia: “Lavoriamo sempre sulle palle inattive e sugli schemi. Mi sono mosso sul primo palo dove mi piace molto attaccare, alcune volte va bene, altre no. Firenze mi ha messo la palla praticamente in testa, poi è stato merito del mister e di tutta la squadra”.

E poi il “giallo” legato alla sostituzione mancata, nonostante Luciani fosse pronto a subentrare: “Non avevo capito che dovevo uscire, ma a fine partita avevo i crampi, il campo era pesante. Spetta sempre al mister decidere, se rimango in campo dò sempre tutto me stesso per portare a casa la vittoria”.

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Vincenzo Plescia si libera in area

La prima vittoria in campionato è maturata all’inizio di un mese che costringerà il Messina ad un incredibile tour de force. Mercoledì si gioca infatti già a Catania per la Coppa Italia. “Ora c’è subito un’altra partita, importante per far mettere minuti nelle gambe a chi ha giocato meno. Ci teniamo a far bene contro una squadra forte come il Catania. Adesso ci rimbocchiamo le maniche, con un’altra mentalità perché queste vittorie ci aiutano a crescere”.

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