Messina, dal novembre nero al sogno playoff. Una stagione sulle montagne russe

Emmausso e FirenzeEmmausso e Firenze celebrano il gol partita (foto Ciccio Saya)

Il Messina 2023/2024, settimo campionato della gestione del presidente Pietro Sciotto, è targato Giacomo Modica. Tornato in riva allo Stretto dopo l’esperienza vissuta da calciatore negli anni ’80 e quella in panchina da allenatore nel 2017/18, l’allievo di Zdenek Zeman, con al fianco il fidato direttore sportivo Domenico Roma, vuole con sé in organico i “fedelissimi” Manetta e Lia. Emmausso, Plescia e Franco, tra gli altri, i nuovi innesti. Fumagalli e Ragusa i pilastri della sofferta salvezza ottenuta ai playout nel passato torneo.

Marco Firenze

La punizione vincente di Firenze a Cerignola (foto Paolo Furrer)

GOL A GRAPPOLI – L’inizio slitta, si comincia il 2 settembre in notturna al “Monterisi” di Cerignola. Esordio scoppiettante, all’insegna delle idee di calcio e del 4-3-3 di mister Modica. Tropea apre la stagione con un eurogol, la doppietta di Malcore consente ai pugliesi aggancio e sorpasso. Ci pensa Firenze, al 92′, con una splendida punizione, a fissare il 2-2, regalando un prezioso pari al Messina. La Lega Pro complica però i piani. Saltano le gare da disputare contro Casertana (ripescata in extremis) e Taranto (indisponibilità dello stadio “Iacovone”) valide per secondo e terzo turno. I peloritani devono restare fermi 19 giorni prima di tornare in campo. Lo faranno il 21 settembre per il debutto al “Franco Scoglio” contro la Turris in quel momento capolista. Partenza sprint e finale amaro, per un incredibile 3-3. Plescia colpisce dopo nemmeno un giro di lancette, Frisenna raddoppia dalla distanza al 9′. D’Auria accorcia, ma Emmausso porta sul 3-1 i padroni di casa. Giannone all’83’ e Nocerino al 95′ gelano il pubblico, agguantando il 3-3 in rimonta.

Plescia

Il colpo di testa vincente di Plescia con l’Avellino

TRA ALTI E BASSI – A Francavilla accade di tutto. Il Messina incassa la prima sconfitta (1-0) per effetto del gol di Artistico. Si spengono le luci e la partita viene sospesa per oltre mezz’ora a causa di un black-out. Il pareggio sarebbe stato meritato, ma pesa un gol annullato a Cavallo tra le proteste. I giallorossi si rifanno battendo in casa per 1-0 l’Avellino, una big, grazie alla firma di Plescia. Fumagalli, un altro ex irpino, è prodigioso in un paio di circostanze. All’inciampo del “Viviani” contro il Sorrento (1-0, De Francesco su rigore) segue l’1-1 interno nel recupero con la Casertana (a Ragusa risponde l’ex Damian). Il gol dello scorpione di Plescia affonda (1-0) il Giugliano di Bertotto, mentre a Picerno, dal 70′ al 75′, è il rigore trasformato da Emmausso a valere un ottimo 1-1 dopo il vantaggio dei lucani con Murano. Il tonfo (0-1) con il Brindisi, nel turno infrasettimanale, è il risultato che non ti aspetti. Ganz, al 73′, appena entrato, diventa il match-winner per i biancazzurri, che erano reduci da una lunga serie negativa. Un Messina scottato offre segnali di reazione pareggiando 3-3 a Crotone. La perla di Giunta stappa la partita, Tumminello e Gomez ribaltano i giochi. Nella ripresa zampata di Luciani per il 2-2, poi ancora Tumminello rimette avanti i pitagorici. Il definitivo pareggio è ad opera di Polito.

Fumagalli

Fumagalli e compagni sotto la Curva nel novembre scorso

LA CRISI NERA – La trasferta di Taranto dà il via ad un novembre orribile. In Puglia, nel recupero, la doppietta di Bifulco stende il Messina e fa felice Capuano. Il doppio turno tra le mura amiche contro Benevento (0-1, gol di Improta) e Latina (0-3, reti di Jallow, Paganini e Del Sole), sfida affrontata in 10 per tutto il secondo tempo dopo l’espulsione di Frisenna, è privo di soddisfazioni. Si accende un chiaro campanello d’allarme e il ko (2-0, Peralta-Salines) di Foggia acuisce la crisi. La Juve Stabia, prima della classe, passa 1-0 con Bellich al “Franco Scoglio” e sancisce la quinta sconfitta consecutiva. Un mese trascorso senza nemmeno lo straccio di un gol all’attivo. Fischi e preoccupazione per la caduta libera. Un Messina senza più certezze appare in grossa difficoltà e vede la salvezza come un miraggio.

Emmausso

La conclusione di Emmausso nel derby

DICEMBRE DI RISCATTO – Il 2 dicembre la gara crocevia. I peloritani, piombati nei bassifondi della classifica, si rilanciano vincendo in trasferta dopo 9 mesi. Il Monterosi, ultimo, steso 2-0 al “Bonolis” di Teramo. Gol di Pacciardi di testa al 36′ e di Emmausso su rigore al 70′, con i laziali che falliscono due rigori con Silipo e Costantino. Ossigeno puro e nuova linfa in vista del derby con il Catania della settimana successiva. Lo decide Emmausso al 71′, insaccando l’1-0 dopo la spettacolare azione personale di Zunno e lasciandosi andare ad un’esultanza incontenibile. Tifosi in festa per una serata da ricordare. I pareggi con Potenza (0-0) e Monopoli (1-1, Franco e Starita) consentono di chiudere il 2023 e il girone d’andata a quota 19, in zona playout, ma ad una sola lunghezza dalla salvezza diretta in virtù dei quattro risultati utili consecutivi.

Emmausso e Salvo

Emmausso decisivo a Caserta (foto Paolo Furrer)

VITTORIE E SPETTACOLO – Dal mercato invernale arriva il colpo Rosafio, un gradito ritorno. Lo seguiranno Dumbravanu, Civilleri, Signorile, Zona e Piana. La sconfitta (1-2) con l’Audace Cerignola nel primo impegno del 2024 è un semplice incidente di percorso. Il Messina resta in inferiorità numerica (espulso Ortisi), ma riesce a pareggiare i conti dopo il gol di Malcore grazie al guizzo di Zunno, prima gemma di una galleria d’autore. D’Andrea determina il successo gialloblù. Il 4-2-3-1 varato da Modica trasforma la squadra. A Caserta, il 14 gennaio, una delle giornate più belle. Si domina in lungo e in largo, passando 2-0 con la straordinaria doppietta di Emmausso. La prima convocazione di Jacopo Fumagalli è però la notizia che fa presto il giro d’Italia, tra tv, giornali e web. Papà Ermanno e il figlio insieme, un evento unico ed emozionante.

Zunno

Il tiro di Zunno si insacca a fil di palo col Taranto

Un Messina in fiducia miete poi un’altra vittime illustre, il Taranto, piegato 1-0 da Zunno. Emozioni a non finire a Torre del Greco. Nocerino sblocca, Rosafio trova l’1-1. Nei minuti di recupero lo sfortunato autogol di Frisenna su tentativo di Jallow al 92′ sembra premiare la Turris, ma Emmausso in versione “on fire”, al 96′, sigla il 2-2 in un clima infuocato. Il momento di grazia prosegue battendo la Virtus Francavilla. Emmausso e Zunno assestano l’uno-due iniziale, Artistico e Macca riprendono il Messina. Sale in cattedra Frisenna che pesca il portiere fuori dai pali e segna un gol pazzesco da centrocampo. Il 3-2 arriva all’87’, nonostante l’espulsione di Salvo.

Manetta

La conclusione vincente di Manetta ad Avellino (foto Paolo Furrer)

SOGNO PLAYOFF – Il Messina non è sazio e compie un’altra impresa imponendosi 1-0 ad Avellino con gol di Manetta. I giallorossi sfiorano pure il raddoppio, ma ringraziano il solito Fumagalli. Col Sorrento, il 14 febbraio, finisce 2-0 e si comincia a sognare ad occhi aperti i playoff, nonostante l’imperativo rimanga quello della salvezza. Plescia e Luciani tornano entrambi al gol, rompendo il digiuno. Quinta vittoria in sei turni conquistata da una squadra che diverte sempre di più il pubblico. L’ex Salvemini spezza la serie positiva firmando la beffa per l’1-0 del Giugliano sui titoli di coda. Col Picerno ecco una reazione forte. Santarcangelo bussa due volte. Emmausso la riapre, Zunno, con una strepitosa rovesciata, realizza il 2-2. Tutto facile a Brindisi, dove l’attaccante arrivato dalla Cremonese si guadagna la copertina con una doppietta. Ragusa partecipa al 3-1, Opoola aveva soltanto per qualche minuto riaperto il discorso. Messina, classifica alla mano, ad appena un punto dai playoff.

Giacomo Modica

Giacomo Modica protesta con l’arbitro (foto Giuseppe Scialla)

DISASTRO ARBITRALE – Il 6 marzo un gol annullato e due rigori non dati (una costante, con il penalty a favore del Messina che in casa manca ormai da tre anni) fanno arrabbiare Modica. Il Crotone di Baldini si prende l’intera posta con Comi e allontana il sogno di conquistare un pass per la fase degli spareggi promozione. Il Messina non molla, lo dimostrano i due pareggi in rimonta ottenuti a Benevento (Frisenna risponde a Lanini) e Latina (Mastroianni e Zunno), ma pure la sfida del “Vigorito” è contrassegnata da un altro rigore nitido non concesso. Col Foggia, il 24 marzo, è record di presenze allo stadio. Davanti a 7.000 spettatori, con la speranza di poter ancora lottare per i playoff, il Messina spreca tante occasioni in avvio e si innervosisce. Gagliano, Tascone e Millico calano il tris (0-3) dei “satanelli”, in una gara chiusa in 9 per i rossi rimediati da Manetta e Frisenna.

Giunta

Il gol salvezza di Peppe Salvo (foto Andrea Pagano)

PUNTI SALVEZZA – Non c’è nulla da fare sul campo di una Juve Stabia che prepara la festa promozione. Di Luciani il gol della bandiera nel 4-1 confezionato da Romeo, Candellone e Adorante (doppietta). Per blindare definitivamente la salvezza occorre l’ultimo passo. Quella virtuale arriva contro il Monterosi, sconfitto 2-1 il 7 aprile. Rosafio e una prodezza al volo di Plescia valgono tre punti fondamentali. Eusepi non spaventa il Messina. Nel derby del “Massimino” giallorossi ingiustamente sconfitti per un inesistente rigore trasformato da Di Carmine. Vince 1-0, grazie all’episodio, un Catania che si trovava con l’acqua alla gola.

Il sigillo sulla matematica permanenza viene apposto con il punto centrato contro il Potenza. Sotto nel primo tempo (Maddaloni), gli uomini di Modica rimontano con Emmausso (e 10) e Salvo, un messinese nuovamente decisivo dopo i gol di salvezza di Rizzo e Ragusa negli anni scorsi. Di Steffè l’indolore 2-2. Il sipario scende ufficialmente a Monopoli. Senza più obiettivi di classifica, i peloritani vengono battuti 2-1 (autogol di Salvo e Tommasini). Di Luciani l’ultima rete stagionale. Si chiude a 45 punti: mai nessuna squadra, nei tre anni di gestione del presidente Sciotto in Serie C, aveva fatto meglio.

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