Pitino: “Mancata reazione con la Juve Stabia ma i ragazzi stanno facendo tanto”

Manfredi e PitinoLello Manfredi e Marcello Pitino (foto Nino La Macchia)

Il Messina e una salvezza da centrare a tutti i costi. Alla trasmissione “Antenna Giallorossa” su Rtp è intervenuto il direttore sportivo Marcello Pitino, che ha valutato il cammino dei giallorossi in vista del rush finale di campionato: “Guardando la classifica ci ritroviamo in una situazione al limite, ad oggi infatti saremmo salvi ma non possiamo minimamente pensarlo. Sette-otto giornate fa avremmo sottoscritto per ritrovarci con una classifica del genere, ora non pensiamo a queste valutazioni che variano gara per gara. Non cerchiamo giustificazioni di alcun tipo ma abbiamo dovuto affrontare  anche sette-otto assenze contemporaneamente”. 

Acr Messina

Il Messina fa festa con i suoi tifosi (foto Paolo Furrer)

Da dirigente esperto plaude la squadra e non lesina qualche frecciatina a chi sta gestendo il campionato: “Non perdere domenica sarebbe stato importante ma dobbiamo sostenere questi ragazzi che hanno fatto benissimo nell’ultimo periodo, crediamo nella loro forza e qualità. Ritrovando l’organico al completo riusciremo ad avere maggiore forza e possibilità di scelta. Sino a fine stagione i punti in palio saranno sempre più pesanti perché le partite stanno via via diminuendo. La Lega gestisce il campionato e adotta i migliori criteri di gestione ma giocare sette volte nel mese di febbraio non è stato semplice per i calciatori e le società, peraltro alle prese col Covid. Allungare il torneo di sette-dieci giorni non credo sarebbe stato un grave problema”. 

Marginean e Donati

Marginean e Donati si contendono un possesso (foto Paolo Furrer)

È comprensibile l’amarezza per il ko che ha frenato la rincorsa in classifica ma l’entourage peloritano è certo di una pronta reazione: “Con il Monopoli e a Vibo il Messina è piaciuto, con la Juve Stabia non ci aspettavamo una mancanza di reazione anche perché c’era una gara intera per raddrizzare lo svantaggio. Probabilmente dopo tre gare molto intense abbiamo subito un calo, così com’è successo con il Monterosi. Ci siamo proposti poche volte in maniera efficace accusando la stanchezza del calendario fitto, non abbiamo ottenuto calci piazzati in zona offensiva né tirato in porta. Loro erano partiti per difendersi e dopo il gol si sono chiusi ancora di più. Ho visto subito la voglia dei ragazzi di riprendersi già dal prossimo match”.

Contro la Juve Stabia è mancata l’inversione di marcia a partita in corso ma anche da queste sfide si può trarre giovamento per raggiungere l’obiettivo finale: “L’approccio non è stato ideale, i subentranti non hanno riproposto lo stesso livello delle ultime prestazioni ma non è mai facile riuscire a cambiare l’inerzia al match. Archiviamo questa sfida e pensiamo a Campobasso“.

Giuseppe Rizzo

Per Giuseppe Rizzo subito un fastidioso stop (foto Paolo Furrer)

Finalmente il Covid sembra fare rifiatare il gruppo. Il direttore ha sottolineato chi già lavora col resto dei compagni. “Innesti come Rizzo, Piovaccari e Statella sono stati fatti per dare qualcosa in più a livello caratteriale e supportare i compagni che hanno meno carisma. Hanno grandi qualità, sono stati presi per questo e quando mancano la loro assenza si fa sentire anche durante la settimana di allenamenti. I primi due, Fazzi e Carillo sono tornati disponibili mentre Fantoni attende l’esito dell’ultimo tampone. Caruso è tornato ad allenarsi ma deve recuperare da un virus preso in maniera più forte. Per Burgio e Matese serviranno ancora almeno dieci giorni”.

Sulla sfida di domenica tutti sono consapevoli del difficoltà e dell’importanza della partita che anticipa lo scontro col Catanzaro: “A livello di gioco ci equivaliamo con il Campobasso, entrambe fatichiamo in casa perché puntiamo sempre a fare gioco e soffriamo le difese chiuse. Da qui al termine potrebbero bastare all’incirca dieci punti per raggiungere l’obiettivo finale, bisogna conquistarli il prima possibile. Restiamo ottimisti, domenica sarà una battaglia e spero in condizioni metereologiche ideali. Poi attendiamo il Catanzaro, avremmo voluto giocate di sera ma la decisione di anticipare è dovuta a questioni di ordine pubblico. L’orario serale ci avrebbe dato più tempo di rifiatare dopo la trasferta in Molise”.

Pietro Sciotto

Il presidente Pietro Sciotto saluta il pubblico (foto Paolo Furrer)

Questo il pensiero sul massimo dirigente che sta sostenendo l’intero progetto: “Sciotto è sempre presente. Oltre ai risultati è proiettato a pianificare ogni giorno la gestione societaria, è presente anche durante gli allenamenti. Nelle ultime gare ha preferito restare un po’ in disparte ma per noi è una presenza costante che trasmette serenità e tranquillità. Quando conta lui c’è sempre. A lui non piacciono le contestazioni, sta portando da solo avanti il calcio a Messina e da solo è un impegno molto difficile”.

Infine il ds non si sottrae ad un giudizio sul proprio operato in sede di calcio mercato per ridisegnare la squadra: “Ho vissuto la settimana tra le più difficili della mia carriera. Avevo meno di sette giorni a disposizione, dovevo capire le priorità e spesso solo all’ultimo minuto si incastrano diverse soluzioni. Il presidente era scoraggiato ma poi ha deciso di puntare sul rafforzamento della squadra blindando il grosso dell’organico oltre a reperire i giusti correttivi. Siamo contenti del nostro mercato. La società mi ha dato la forza di respingere gli assalti a diversi giocatori come Damian, Marginean, Celic, Adorante e Baldé. Il massimo dirigente voleva salvarsi al di là del minutaggio e questo è stato fondamentale”.

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