Palermo, Pergolizzi: “Una sola squadra in campo”. Felici: “Gol dedicato a mamma”

FeliciFelici cade dopo il contatto con Avella (foto Nino La Macchia)

Dopo la sconfitta con il Savoia e il pari di Palmi il Palermo è tornato al successo battendo 1-0 il Messina nel derby del “Barbera”. Una vittoria meritata quella dei rosanero, che rende orgoglioso il tecnico Rosario Pergolizzi: “C’è stata una sola squadra in campo, sotto ogni aspetto. Era una partita difficile che noi abbiamo reso facile, nonostante qualche assenza. Chi ha giocato lo ha fatto in maniera straordinaria. Questa è una vittoria dedicata a tutta la squadra, ai collaboratori, allo staff, ai medici e a tutti quanti. Tra infortuni e malanni non era facile questa settimana. Ricciardo speravamo di recuperarlo, ma si è sentito male nella notte per una gastrointerite e ha vomitato dopo il riscaldamento. Non poteva giocare”.

Le proteste dei calciatori del Palermo (foto Nino La Macchia)

“Nelle prime dieci partite – spiega Pergolizzi in mix zone – tra quelle giocate in casa abbiamo sempre fatto bene per mezz’ora, questa volta abbiamo fatto bene per 90′. In trasferta abbiamo stentato, ma è normale, ci sono altre situazioni e campi diversi. Mi interessa aver visto una squadra viva, speriamo che i palermitani si siano divertiti. L’arbitraggio? Non ne parlo mai, però serve rispetto per la città di Palermo e i trascorsi che abbiamo avuto. Chiediamo solo quanto ci spetta”.

Abbiamo collezionato undici vittorie, una sconfitta e un pareggio. Abbiamo 8 punti di vantaggio – chiosa il tecnico rosanero – il campionato è questo e ci sarà da soffrire. Lo vinceremo, ma ci vogliono calma, umiltà e spirito di sacrificio. Non possiamo vincerle tutte ma siamo un’ottima squadra”.

Il match-winner Mattia Felici ha il sorriso dipinto in  volto: “Ho cercato tanto questo gol al “Renzo Barbera” e finalmente è arrivato.Voglio dedicarlo a mia madre per il suo compleanno., Serviva una vittoria per dare una scossa a questo campionato e dimostrare qual è la squadra più forte. Siamo sempre sereni e tranquilli, testa bassa e lavorare. Il rigore per l’uscita di Avella? Secondo me mi ha toccato, l’arbitro ha detto di no, ma va bene così, abbiamo vinto lo stesso”.

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