Pallacanestro

Orlandina, Sodini: “Torneo ricco di incognite. Servirà equilibrio nei giudizi”

La partita interna contro Tortona è ormai nel mirino. Nella speranza che non si registrino ulteriori rinvii sull’inizio della stagione, il coach Marco Sodini loda la sua Orlandina, pur evidenziando alcune criticità comprensibili nel percorso di crescita di un gruppo di lavoro molto giovane: “Le amichevoli vanno sempre gestite con l’intento di essere educative. Non sono particolarmente soddisfatto dell’approccio al match dei miei ragazzi, che sono sì molto giovani ma devono mantenere la stessa intensità tra gare casalinghe ed esterne. Ritrovarsi dopo cinque minuti sul punteggio di 18-6 per Trapani non mi piace. Poi siamo risaliti e credo che sia stato un buon allenamento. Al momento una gara di questo tipo ci può fare crescere, perché abbiamo necessità di acquisire esperienza sul campo”. 

La soddisfazione del tecnico di Capo d’Orlando Marco Sodini

Dopo una lunghissima sosta, che si protrae di fatto dallo scorso marzo, è previsto un vero e proprio tour de force, un’incognita anche a livello di tenuta mentale e fisica: “Dobbiamo concentrarci sul presente e non guardare troppo oltre l’obiettivo. Di certo sette impegni in venti giorni ci avvicinano ad un modello americano, per cui dovremo ricalibrare le prestazioni. Non so dire quanto tempo servirà alle squadre per metabolizzare il tutto, comunque è sicuramente intrigante. Ho l’impressione che ci saranno in breve tempo oscillazioni di prestazioni tra gare buone e meno buone. Di certo l’anomalia in questa stagione c’è ed è evidente ma deve equilibrio nel valutare ogni cosa”.

Abdel Fall è tra gli elementi più attesi

Il futuro del basket spaventa un po’ tutti. Il tecnico toscano è molto cauto in tal senso e non emette giudizi affrettati: “Io non sono mai entrato volutamente sull’argomento specifico dell’inizio del torneo, di certo il rischio di fare scomparire lo sport professionistico e semiprofessionistico è forte, qualora non si partisse a breve. Ci sono inoltre logiche economiche, finanziarie e amministrative che non mi competono. Comunque tutte le squadre faranno di tutto per mantenere vivo lo spirito del basket, che è la cosa più importante per tutto il movimento. Si prevede tanto equilibrio ma certamente ci sono società che hanno fatto investimenti importanti e vorranno stare davanti a tutte le altre. Non sto seguendo la Supercoppa perché è un format che non mi piace, ma credo che in una stagione come questa sarà determinante cosa ci proporrà la situazione esterna con la questione sanitaria che prevarrà sulle logiche del campo”.  

Daniele Straface

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