Con le prime visite mediche in un centro di Torino è iniziata ufficialmente la stagione 2019 di Vincenzo Nibali. L’ultimo vincitore della Milano-Sanremo a 34 anni si sente ancora integro e punta a grandi traguardi. Nella mente del ciclista messinese c’è la doppia partecipazione al Giro d’Italia e al Tour de France. In entrambe le competizioni lo “squalo dello Stretto” vanta sette partecipazioni, con due successi alla corsa rosa (2013 e 2016) e una alla Grande Boucle (2014).
Froome ha tentato nel 2018 l’accoppiata Giro-Tour, vincendo la corsa rosa e chiudendo in terza posizione la corsa a tappe transalpina. L’accoppiata in questi ultimi è stata tentata da altri atleti: oltre a Nibali, tra i migliori interpreti dei grandi giri, nelle stagioni appena trascorse ci hanno provato prima Nairo Quintana e per ultimo l’inglese Chris Froome. Nel 2017 il colombiano conquistò la seconda piazza sulle strade della nostra penisola alle spalle di Tom Dumoulin, deludendo al Tour con un anonimo 17esimo posto finale. Froome nel 2018 vinse il Giro ma non seppe ripetersi in Francia, conquistando alla fine un terzo posto alle spalle del vincitore Thomas e Dumoulin.
Nibali con il trofeo per la vittoria del Giro d’Italia del 2016
Il portacolori del Team Bahrain Merida vuole riprovarci per la terza volta. Sono due, infatti, le occasioni in cui Nibali ha corso Giro e Tour nella stesso anno: nell’ormai lontano 2008 (11esimo nella corsa rosa e 20esimo al Tour) e nel 2016 (vincitore del Giro e soltanto 30esimo sulle strade francesi). Anche lui, dunque, è stato respinto in maniera drastica da una impresa divenuta quasi impossibile, riuscita soltanto a sette ciclisti. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’indimenticabile Marco Pantani nel 1988.
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Giornalista sportivo, iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Grande appassionato di ciclismo, che segue da anni per la nostra testata
