Modica: “L’1-1? C’era un fallo enorme su Plescia. Nulla da rimproverare ai miei”

Modica e il team manager Cammarata

Il Messina deve accontentarsi del pari contro la Casertana dopo aver pregustato il bottino pieno. Per i giallorossi, che restano imbattuti tra le mura amiche, è un piccolo passo avanti in classifica. In sala stampa Giacomo Modica spiega l’episodio che ha portato ad incassare l’1-1 di Damian, con la difesa bucata quando il Messina sembrava in controllo: “La squadra in alcuni momenti deve stare alta e a volte abbassarsi di più perché in campo ci sono anche gli altri, ma in quell’occasione avevamo subito un fallo enorme su Plescia e lì è scaturito l’1-1. Non mi è piaciuta più la partita a livello emotivo, c’eravamo innervositi tutti. Meglio soprassedere, anche se l’arbitro nell’economia della gestione della gara ha fatto molto bene, ma quando si sbaglia il colpo finale rimane più amarezza“.

Frisenna ringrazia il pubblico

Ciò che è certo è che rispetto a domenica scorsa i peloritani hanno offerto ben altra prova: “Con il Sorrento non abbiamo fatto una grande partita, ma se avessimo pareggiato non avremmo rubato niente perché le occasioni le abbiamo avute. Faccio i complimenti alla squadra che è stata ordinata, tatticamente ha saputo stare sul campo. Nel primo tempo li abbiamo aggrediti e non li abbiamo fatti giocare, a parte la traversa, poi quell’errore che è venuto parte da lontano, dal fallo non dato a Plescia. Ci siamo mossi male e abbiamo fatto un’altra sbavatura che ci è costata la partita”.

Il tecnico nativo di Mazara si dice comunque tranquillo: “Visualizzeremo l’errore e metteremo a fuoco la partita con grande onestà, soprattutto nel momento più dolente. Abbiamo avuto cinque occasioni importanti, abbiamo giocato da squadra che ha mostrato un buon calcio. Quando non si vince c’è tristezza, ma dobbiamo essere tranquilli e sereni. Questa squadra suscita consensi, tutti dicono che si muove bene. Nel calcio poi si vince, si perde o si pareggia. Alla fine è un risultato parzialmente accettabile. Rimane amarezza perché era nelle nostre corde portarla a casa, ma si va avanti e domenica ci aspetta un’altra partita qui che dovremo essere bravi a sfruttare. Oggi non posso rimproverare nulla ai ragazzi, l’impegno c’è stato, così come l’applicazione. Speriamo di divertici insieme raggiungendo qualche obiettivo importante che passa sempre da una salvezza da ottenere nella regular season, senza i playout”. 

Plescia

Plescia difende un possesso

Da Emmausso, sostituito nella ripresa, si aspetta di più: “Deve curare le due fasi, quando non abbiamo la palla deve aiutare e poi diventare attaccante, ma se lui non va verso la porta non risulta un attaccante. Deve entrare in quello che voglio io e nel minor tempo possibile in funzione di quello che ha fatto nel suo trascorso. Non è questo l’Emmausso che voglio, deve incidere e determinare quando entriamo in possesso palla, anche se ha fatto un buon lavoro nel sacrificarsi per la squadra”. 

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