Matinella: “Eccellenza categoria tosta. Il Milazzo dovrà strutturarsi”

MilazzoLa grinta dell'intramontabile Santo Matinella

Un tuttofare al servizio del Milazzo. Santo Matinella è ormai una delle colonne dell’ambiente rossoblù, perché essere direttore sportivo e al tempo stesso giocatore non è facile, soprattutto se si pensa alla stagione che è ormai alle porte. È inutile negarlo: l’Eccellenza arrivata attraverso il ripescaggio pochi giorni fa ha riportato il calcio mamertino in una dimensione più congeniale alla propria storia, ma ha anche certificato la necessità di dover intervenire ulteriormente sul mercato.

Matinella

Matinella in azione con il Milazzo

La squadra creata per un campionato di vertice in Promozione potrebbe non bastare per raggiungere una salvezza tranquilla in un’Eccellenza che si preannuncia piuttosto competitiva. Questo Matinella lo sa, così come la dirigenza che si sta attrezzando per creare una realtà più adatta alla nuova categoria: “È innegabile che il ripescaggio in Eccellenza abbia cambiato i nostri piani. La Promozione è un campionato che puoi gestire in modo quasi dopolavoristico, in Eccellenza invece ci sono allenamenti più continui e più duri. Anche a livello societario è necessario l’ingresso di alcune figure di cui non hai bisogno in Promozione. Questo è stato compreso e presto ci saranno novità. Creare una società all’altezza della categoria ci può permettere di attrarre i migliori giovani del territorio ma anche giocatori d’esperienza che possono servire nei momenti clou della stagione e in certi contesti che inevitabilmente questa categoria presenta. C’è consapevolezza che sarà una stagione dura, ci aspetta un campionato di transizione in cui ci dovremo strutturare”.

Matinella

Santo Matinella in panchina al “Franco Scoglio” (foto Alessandro Denaro)

Il primo impegno stagionale è di quelli da bollino rosso, domenica al “Marco Salmeri” ci sarà il sentito derby con l’Igea per il primo turno di Coppa Italia: “È innegabile sottolineare come non partiamo certamente da favoriti, ma è una sfida molto sentita dai tifosi milazzesi che negli ultimi anni hanno visto la loro squadra confrontarsi in categorie che nulla hanno a che fare con la loro storia. Noi siamo un cantiere aperto, ci stiamo strutturando e stiamo cercando di allestire una rosa per vivere una stagione tranquilla. L’Igea invece è già una squadra in grado di lottare per la vittoria del campionato. Adesso è difficile pensare di poter competere ad armi pari, ma proveremo comunque a regalare questa soddisfazione ai nostri tifosi”. 

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Il centrocampista esterno Gianluca Lo Presti è l’ultimo innesto del Milazzo

A quasi 46 anni Matinella non ha intenzione di appendere le scarpette al chiodo, ma vuole continuare a essere una risorsa e non un problema: “Mi rendo conto che l’età si fa sentire, ma ancora di più si fa sentire il richiamo delle scarpette, dello spogliatoio e del rettangolo verde. Mentalmente sono pronto a mettermi in gioco, però non sono presuntuoso e non voglio creare problemi. Se ci sarà un giocatore che dà delle garanzie non imporrò la mia presenza in campo. Il calcio è la mia vita, quando avevo pochi anni ho stabilito un legame con il pallone che non si è ancora sciolto”. 

A Milazzo Matinella ha ritrovato Antonio Venuto, con cui ha vissuto tante stagioni importanti: “Non l’ho trovato cambiato di una virgola, è un tecnico molto preparato e di grande carisma. Il suo legame con Milazzo non si scopre oggi. Viene da annate in cui non è riuscito a esprimere il suo valore, ha tanta voglia di rivalsa. Sente che in questi ultimi tempi non si è confrontato con realtà societarie in grado di comprenderlo”. 

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