Il tecnico del Fc Messina Carmelo Mancuso è costretto a commentare un nuovo ko dopo Licata, apparso però decisamente immeritato e viziato da alcune decisioni discutibili: “Siamo venuti a San Luca impostando la gara per compiere un passo in avanti sotto il profilo del gioco. Siamo una squadra partita tardi, che ha inserito solo nel corso dell’ultima settimana alcuni profili più esperti. Li ho messi subito nella mischia perché la squadra ne aveva bisogno. Sono contento della loro prestazione, si sono spesi per novanta minuti. La gara è stata condizionata da due episodi per me valutati male dall’arbitro, l’annullamento del gol su calcio d’angolo e l’espulsione di RosaGastaldo, che ci ha lasciato in dieci per tutto il secondo tempo”.
Massa fa ripartire l’azione (foto Marco Familiari)
Nel finale Scuffia è stato comunque decisivo: “In inferiorità abbiamo continuato a giocare e contenere il San Luca uscendo bene dalla loro aggressività in qualche occasione. Crucitti e Viola hanno costruito l’azione del gol. I numerosi falli ritengo che siano stati lo specchio della direzione arbitrale. Sapendo che Gastaldo era stato ammonito poteva in quel frangente non comminare il secondo giallo. Un fallo simile a nostro favore, con una maglia tirata sotto la nostra panchina, non è stato invece nemmeno sanzionato. Giocare in inferiorità numerica per oltre 45 minuti poi lo paghi”.
La classifica penalizza oltremodo i peloritani, che anche contro il Licata e l’Acireale hanno ottenuto meno di quanto avrebbero meritato: “Bramati ha avuto un buon esordio, mettendo ordine a centrocampo e dando un’impronta al gioco. Adesso si giocherà un doppio impegno in sette giorni e non ci sarà molto tempo per lavorare. Dobbiamo risollevarci. Ad inizio anno la squadra non era molto adatta a sviluppare gioco palla a terra. Ho visto l’impostazione del gioco da dietro col portiere che faceva partire l’azione, è quello su cui lavoriamo da inizio ritiro. Sono soddisfatto per la prestazione dei ragazzi, non per il risultato ottenuto, che non ci dà morale in vista del prosieguo”.
Autori
