Il presidente Cultrona saluta il Gioiosa: “Ma sarò sempre il primo tifoso”

Lettera di commiato da parte del massimo dirigente della compagine granata, Andrea Cultrona, che lascia dopo quattro anni intensi, ringraziando diversi protagonisti. “È giunto il momento dei saluti. È stato un onore e un piacere rappresentare il mio paese, la mia squadra del cuore, ma è giunto il momento di lasciare la guida dell’Asd Polisportiva Gioiosa. Il 30 giugno scade il mio mandato. Siamo in Promozione e con il calcio a 5 abbiamo mantenuto la C2, complimenti a tutti per i risultati raggiunti.

Sarò sempre il primo tifoso e darò sempre il mio sostegno alla causa. Ringrazio gli sponsor, le Amministrazioni comunali, i dirigenti con la D maiuscola e i tecnici, staff e tutti i calciatori che in questi quattro anni hanno onorato la maglia. Ringrazio i sostenitori, anche quelli più critici, che in questi anni ci hanno seguito nonostante la forzata assenza dal campo sportivo di Gioiosa.

Ringrazio in particolare Peppe Laurà, Mirko Silvestri, Ciccio Nardi, Leo Scaffidi, Pippo Gullà, Nino Di Nardo, Giovanni Scaffidi, Matteo Buzzanca, Andrea Nardi, Melo Scaffidi, Ivan Cammareri, Biagio Princiotta, Pippo Argentina, Pietro Liuzzo, Giuseppe Miragliotta, Marcello La Bruna, Carlo Merlo, Nunzio Gugliotta e se dimentico qualcuno perdonatemi.

Poi c’è una persona, un amico di tutti e pilastro di questa società, Ture Gumina: grazie per la passione e l’amore che hai messo. Il 20 novembre 1973 veniva fondata l’U.S. Gioiosa da un gruppo di sportivi, da quel momento il Gioiosa ha onorato questo bellissimo sport in tanti campi della Sicilia.

Ricorre quest’anno il 50° anniversario di una delle poche e longeve realtà sportive della nostra piccola città, nella speranza che chi mi succederà possa dare maggiori soddisfazioni agli sportivi gioiosani. Infine voglio dedicare un saluto ad un nostro affezionato e appassionato sostenitore, Salvatore La Monica, già presidente del fu’ Due Torri-Iniziativa prima e del fu’ Due Torri dopo e oggi presidente onorario della Nebros”.