Calcio

Il Città di Messina conquista una storica vittoria (3-2). Acr ko in un derby emozionante

La stracittadina premia gli uomini di mister Furnari, autori di una condotta di gara autorevole ed accorta. Prestazione decisamente deludente per l’Acr Messina, apparso la brutta copia della squadra che aveva vinto e convinto appena tre giorni fa contro il Gela.

Gambino si è sbloccato: l’esultanza liberatoria (foto Nino La Macchia)

Il pre-partita. C’è aria di derby al Franco Scoglio, dove l’Acr Messina di Pietro Sciotto ed il Città di Messina targato Maurizio Lo Re si affrontano nella meno classica e più atipica delle stracittadine. Entusiasmo a mille per l’Acr che, appena 72 ore fa, ha asfaltato una compagine in gran forma come il Gela, mentre c’è moderata fiducia nell’entourage del Città di Messina nonostante la sconfitta di misura rimediata al San Nicola di Bari peraltro senza sfigurare. In casa Acr sono quattro gli indisponibili: si tratta degli infortunati Meo, Ba, Cossentino e Arcidiacono. Arruolabile, invece, il neo acquisto Nicholas Ibojo, che però trova posto soltanto in panca. Biagioni si affida in retroguardia agli under Dascoli e Barbera con Russo e Porcaro in mezzo, mentre nel terzetto di centrocampo accanto a Biondi e Genevier c’è ancora una volta Traditi. In avanti, l’inedito tridente è costituito da Gambino, Petrilli e Cocimano. Nelle file del Città di Messina si registra il rientro di Santiago Feuillassier che ha smaltito i postumi di un infortunio e parte dalla panchina, mentre restano ancora fermi ai box Dama, Silvestri e Grasso. Rispetto al match giocato in terra pugliese mister Furnari propone nell’undici iniziale sia Calcagno che Galesio, preferiti rispettivamente a Cardia e Codagnone.

Un tentativo in acrobazia di Gambino (foto Nino La Macchia)

La cronaca. Avvio in attacco dell’Acr. Al 5’, sugli sviluppi di un corner calciato dalla sinistra da Genevier, Gambino stacca bene di testa ma non inquadra lo specchio della porta. Ma al 13’ è il Città di Messina a passare in vantaggio: Cangemi, ben innescato da Calcagno, calcia a botta sicura da centro area ma sulla respinta della retroguardia ospite è lesto Galesio con un delizioso tap-in a depositare la sfera in fondo al sacco. La reazione dell’Acr è veemente e al 15’ un colpo di testa di Gambino, ancora una volta sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Genevier, sorvola di pochi centimetri il montante della porta difesa da Paterniti. Al 24’ c’è il primo cambio in casa CdM: esce l’acciaccato Bombara, al suo posto il brasiliano Trevizan. Tatticamente cambia ben poco. Al 30’ il Messina acciuffa il pari. Sulla pennellata di Dascoli dalla destra irrompe come un falco Gambino che, di testa, non lascia scampo a Paterniti. Ma il Città di Messina non demorde e al 36’ si porta ancora una volta in vantaggio con un missile terra-aria di Fragapane che, da distanza siderale, non lascia scampo a Ragone. I padroni di casa, nonostante il vantaggio, continuano ad attaccare e sessanta secondi più tardi Galesio approfitta di un vistoso svarione di Porcaro per servire a Di Vincenzo, su un piatto d’argento, la palla del possibile 3-1 ma l’attaccante del Città di Messina si divora incredibilmente il gol a porta sguarnita. Al 39’ il Messina resta in dieci uomini: Genevier si becca il secondo cartellino giallo di giornata nel giro di appena cinque minuti e finisce anzitempo negli spogliatoi. Mister Biagioni è costretto a correggere l’assetto tattico dell’Acr avvicendando Cocimano con Bossa, ma il canovaccio nei minuti finali della prima frazione di gara non cambia con il Città di Messina che chiude in vantaggio per 2 reti ad 1.

Ragone in tuffo non riesce a evitare il 2-1 di Fragapane (foto Nino La Macchia)

La ripresa si apre con il Città di Messina subito propositivo ma la conclusione da fuori area di Di Vincenzo, piuttosto velleitaria, sorvola abbondantemente la traversa. Al 3’ i padroni di casa sfiorano ancora una volta la terza marcatura con Fragapane che si incunea agevolmente in area di rigore dalla sinistra e lascia partire un rasoterra che lambisce il palo sinistro della porta difesa da Ragone. Al 6’ Biagioni rimescola le carte operando un doppio cambio: dentro Rabbeni e Ibojo al posto di Petrilli e Traditi. Furnari risponde gettando nella mischia Cardia al posto di Fragapane. Ed è proprio il neo entrato Cardia che, al 17’, corregge di testa in rete un calcio d’angolo battuto magistralmente da Ferraù. E’ la rete del 3-1 e per l’Acr Messina è notte fonda. La squadra di Biagioni si spegne inesorabilmente con il trascorrere dei minuti ed il Città di Messina ha vita facile. Al 37’ Codagnone, sugli sviluppi di una veloce ripartenza, si presenta a tu per tu con Ragone che, però, è bravo a respingergli la conclusione a botta sicura. Al 41′ il Messina accorcia le distanze con Rabbeni che realizza un calcio di rigore concesso dal sig. Nicolini per atterramento di Berra ai danni di Gambino. Nei minuti finali l’Acr Messina è arrembante, ma l’assalto al fortino dei padroni di casa non produrrà ulteriori emozioni. Il triplice fischio del sig. Nicolini regala una storica vittoria al Città di Messina e riporta l’Acr con i piedi per terra. Per gli uomini di Oberdan Biagioni c’è ancora davvero tanto da lavorare.

Il tecnico del Città di Messina Giuseppe Furnari (foto Nino La Macchia)

Il tabellino. Città di Messina-Acr Messina 3-2
Marcatori: al 13’ pt Galesio (CdM), al 30’ pt Gambino (Acr), al 36’ pt Fragapane (CdM), al 17’ st Cardia (CdM), al 41’ Rabbeni (Acr) rig.
Città di Messina: Paterniti, Fofana, Fragapane (al 15’ st Cardia), Bellopede, Berra, Bombara (al 24’ pt Trevizan), Cangemi, Calcagno (al 39’ st Portovenero), Galesio (al 21’ st Codagnone), Ferraù, Di Vincenzo (al 34’ st Nicosia). In panchina: Amella, Crucitti, Cannino, Feuillassier. Allenatore: Giuseppe Furnari
Acr Messina: Ragone, Dascoli, Barbera, Traditi (al 6’ st Ibojo), Porcaro, Russo, Genevier, Biondi (al 36’ st Cimino), Gambino, Cocimano (al 42’ Bossa), Petrilli (al 6’ st Rabbeni). In panchina: Compagno, Carini, Mancuso, Pizzo, Sarcone. Allenatore: Oberdan Biagioni.
Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia.
Assistenti: Najib Lafandi di Locri e Luca Santoni di Cesena.
Note: Giornata primaverile, terreno di gioco in pessime condizioni, spettatori 500 circa. Ammoniti: Genevier (Acr), Bossa (Acr), Russo (Acr), Calcagno (CdM), Dascoli (Acr). Espulso: al 39’ Genevier (Acr) per doppia ammonizione. Angoli: 4-6. Recupero: 3′ pt e 5′ st.

Lillo Guglielmo

Plurilaureato, giornalista per passione, docente di matematica e dottore commercialista di professione. In una parola: poliedrico.

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Lillo Guglielmo

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