Grassani: “Delusi da una sentenza colpevolista. Daremo ancora battaglia”

Mattia Grassani ed Arturo Di NapoliMattia Grassani e Arturo Di Napoli in aula

Il legale bolognese Mattia Grassani non può ovviamente esultare per lo “sconto” di sei mesi ottenuto dal suo assistito. Nonostante gli sforzi dei suoi difensori Arturo Di Napoli si è visto infatti ridurre a tre anni e mezzo la squalifica inflitta in precedenza. “C’è grande delusione, non ce lo aspettavamo. Eravamo fiduciosi su una decisione migliore. La Corte Federale d’Appello è stata chiamata ad affrontare ben 28 differenti posizioni e ne ha riformata integralmente soltanto una. È stato cancellato soltanto il presunto illecito commesso dal portiere della Pro Patria Vincenzo Melillo. Tutte le altre sanzioni relative alla responsabilità di persone fisiche sono state confermate o ridotte in minima parte, come nel caso di Arturo Di Napoli”.

Arturo Di Napoli

Uno striscione dedicato ad Arturo Di Napoli

Gli elementi aggiuntivi proposti dalla difesa, che ha prodotto principalmente i tabulati relativi ai fitti contatti telefonici tra l’ex allenatore del Savona ed il ds de L’Aquila Ercole Di Nicola, non sono stati sufficienti per una revisione integrale della pronuncia: “L’impianto accusatorio ha retto in secondo grado. Siamo di fronte ad una sentenza colpevolista e conservativa rispetto a quella del Tribunale Federale Nazionale. Abbiamo fornito evidenze e riscontri probatori che avrebbero dovuto portare a nostro avviso ad un’assoluzione. Ovviamente resta l’ultimo grado di giudizio sportivo. Prendiamo atto della pronuncia ma la battaglia di Arturo Di Napoli non si ferma qui”.

Impossibile sbilanciarsi sull’effettiva presentazione di un nuovo ricorso: “Valuteremo i termini relativi al terzo grado, rappresentato dal Collegio di Garanzia del Coni. Dobbiamo però attendere la pubblicazione delle motivazioni, che arriverà soltanto tra qualche settimana. Ancora è prematuro immaginare i possibili scenari o elaborare una strategia sulla quale impostare il ricorso. Non possiamo sbilanciarci o ragionare con i se ed i ma. È tutto da verificare ma vogliamo ripartire”.

Mattia Grassani ed Eugenio Ascari

Mattia Grassani ed un altro dei suoi assistiti, il procuratore Eugenio Ascari

Può considerarsi conclusa l’avventura-bis di Arturo Di Napoli a Messina? Grassani non drammatizza perché i regolamenti lasciano ancora qualche ipotetico spiraglio: “Ci sono stati allenatori squalificati per tre anni che hanno continuato a lavorare. La pronuncia non preclude tutta l’attività del tecnico, che può ad esempio parlare in conferenza stampa. La sua operatività termina quando inizia la partita, a quel punto deve accomodarsi in tribuna”.

Potrebbero però pesare altri motivi di opportunità o di immagine, per un club già finito nel vortice del calcioscommesse per alcune presunte giocate anomale, che hanno sollevato un polverone nelle ultime settimane: “Non entro nel merito. Ad ogni modo la decisione di mantenere in essere o interrompere un rapporto di lavoro spetta alla società”.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza