Giuffrida: “Proseguo la riabilitazione. Il Fc una famiglia, Arena una promessa”

GiuffridaGiuffrida in stampelle allo stadio

Il capitano del Fc Messina Giovanni Giuffrida a “Checkpoint” di Radio Taormina ha fatto il punto sulla sua condizione fisica, dopo il serio infortunio che lo ha estromesso dalla parte finale di campionato, che i compagni hanno chiuso vincendo i playoff.

Giovanni Giuffrida

Giovanni Giuffrida si è operato a Perugia

“Attualmente mi trovo vicino Cesena dove sto svolgendo la seconda fase della riabilitazione a seguito dell’infortunio. La prima parte l’ho sostenuta direttamente a Messina, con lo staff sanitario della società. Il campionato è durato a lungo coi playoff, per cui la mia partenza è slittata perché volevo stare vicino alla squadra nel finale di stagione. Subito dopo la gara con la Gelbison sono partito in aereo con la mia compagna per recuperare tempo e sottopormi al recupero fisico. Sto bene ma questo infortunio è tosto, la batosta l’ho subita ma tutti mi sono stati vicini nel mondo del Fc Messina. Per natura non mollo perché non vedo l’ora di rientrare. Va attaccato ogni giorno questo infortunio, sono qui per recuperare al meglio”. 

Il centrocampista etneo sottolinea come il legame che nutre per la squadra giallorossa non è scemata e anzi rimane molto forte. “Il mio rapporto con la società è nato due anni fa e subito mi sono innamorato di questa realtà. Al di là del futuro e di possibili permanenze il rapporto va ben oltre il calcio. Per me questa squadra è paragonabile a un figlio che oggi non ho, il Fc infatti va accudito. Mi lega questo al di là del singolo contratto. È una cosa che sento dentro e che non cambierà mai”. 

Giuffrida

Giuffrida al fianco dei compagni nonostante l’infortunio

Da giocatore di grande temperamento, provenendo da una città che come Messina vive con passione il calcio, Giuffrida spiega come si trova in riva allo Stretto: “Con Catania c’è una sana rivalità. Io sono di lì e abito in una zona dove sorgono diversi club dei tifosi. Con la gente di Messina, la società e chi ci lavora provo grandi emozioni che vanno al di là del calcio. Probabilmente una sola volta in carriera vivi questo. Non concepisco infatti quei calciatori che già al primo anno amano o odiano una maglia, queste cose le devi sentire dentro e viverle appieno. Da due anni sono fiero di fare parte di questa realtà che mi sta regalando tanto”. 

L’ex calciatore della Vigor Lamezia ritiene che la vera sorpresa stagionale si stata tra i giovani, con Arena, fresco di firma con il Gubbio, che ha rappresentato un’arma importante per la squadra: “Alessandro è stato un under che nonostante la giovane età ci ha dato una grande mano. Personalmente il suo gol contro il Biancavilla è stato il più bello della nostra stagione, a coronamento di una grande azione, perché è riuscito a stoppare la palla al volo e portarsela in area col tacco e battere il portiere sotto un autentico diluvio”. 

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