Calcio

Emmausso: “Messina la mia prima scelta. Bisogna trasformare i fischi in applausi”

L’abbraccio con la tifoseria in un momento delicato della stagione. Michele Emmausso è stato tra i protagonisti dell’incontro organizzato da Sky presso il negozio Flagship di Via Tommaso Cannizzaro al numero 66. Insieme a lui anche i compagni Domenico Franco e Marco Manetta.

Michele Emmausso e il match analyst Pietro Giacalone (foto Paolo Furrer)

L’attaccante ex Picerno, rispondendo alle domande, è ritornato sulle fasi che la scorsa estate lo hanno portato alla firma con il Messina: “Era mezzanotte ed ero a letto, il giorno dopo dovevo allenarmi e ho ricevuto il messaggio del direttore Domenico Roma: “Ti porto con me, domani io e il mister dovremmo firmare con il Messina“. Modica lo avevo già avuto come allenatore a Vibo, ho risposto che avrei preso il primo volo per arrivare subito. Così è nata la trattativa, non ho esitato ad accettare, so che Messina è una piazza importantissima con una tifoseria calorosa. È stata la mia prima scelta, la rifarei altre cento volte”.

Dopo un buon inizio i due punti raccolti nelle ultime cinque giornate hanno però complicato la classifica del Messina che adesso potrà sì finalmente preparare soltanto una gara a settimana, ma dovrà affrontare, calendario alla mano, formazioni del calibro di Latina, Foggia e Juve Stabia. “Credo in che questo campionato non bisogna sottovalutare nessuna squadra. Sono tutte forti ed hanno giocatori forti, sono dunque tutte partite difficili che si possono caricare anche da sole. Quando giocano contro il Messina non è semplice, siamo pronti a darci battaglia a vicenda e vedremo chi vincerà”.

Emmausso e Firenze sul punto di battuta (foto Paolo Furrer)

Due sin qui i gol per Emmausso con la maglia giallorossa. A Campobasso (6) e Vibo (9) le migliori stagioni vissute in C dal punto di vista realizzativo, numeri che si augura di battere in questo torneo: “In attacco credo di poter ricoprire tutti i ruoli, non ho preferenze. Se un giocatore è bravo e intelligente può fare qualsiasi cosa. Io sono a disposizione del mister e della squadra, spero di superare la quota di Campobasso e Vibo e di far divertire questa piazza che merita tanto”.

Spesso pungolato da Modica, domenica ha dovuto fare i conti con fischi e mugugni provenienti dagli spalti al momento della sostituzione. Come reagire? “Ormai sono abituato, gioco in questa categoria da nove anni e non mi fa né caldo né freddo. Le critiche fanno parte del gioco, bisogna lavorare e trasformare quei fischi in applausi”. 

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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