D’Eboli: “In rosa gli interpreti migliori, cresceremo ancora. Attendo i tifosi”

Leonardo e D'EboliPasquale Leonardo e Cocchino D'Eboli

Il nuovo direttore dell’area tecnica dell’Acr Messina Cocchino D’Eboli è convinto di avere allestito la rosa più competitiva del girone: “In squadra ci sono uomini che sapevano già prima di venire a cosa andavano incontro. Ho voluto giocatori già pronti, abituati a vincere, qui servivano gli interpreti migliori e li abbiamo presi. Il giudice supremo sarà sempre il terreno di gioco. Secondo me almeno quattro-cinque unità non si sono ancora espresse ai loro standard di rendimento, cresceremo ancora”.

Raffaele Novelli

Il tecnico Raffaele Novelli

Il mercato non è un assillo: “Puntiamo in primis a recuperare gli infortunati perché la rosa è già all’altezza, se poi individueremo qualche profilo sicuramente non ci tireremo indietro. Troppe persone parlano in questo mondo: tanti procuratori ci propongono giocatori ma prima di tutto decide il mister, non servono figurine ma giocatori funzionali e se Novelli è contento dell’organico allora sono soddisfatto anche io”.

L’imprenditore Carmine Del Regno, il socio Enzo Bove e la dirigenza sono particolarmente vicini alla squadra: “Sono sempre presente a Messina, la mia presentazione doveva essere a novembre ma poi tutto è slittato per via della pandemia. Ho però sempre proseguito la mia collaborazione e ho avuto grandi attestati di stima. Sono consapevole delle responsabilità che mi sto accollando a venire a fare il direttore qui perché Messina ha sofferto tanto nelle ultime stagioni e ha una grande storia ma non c’era una base all’altezza”.

collinetta

I tifosi sulla collinetta, una scena destinata a ripetersi (foto Paolo Furrer)

La macchia resta ovviamente la chiusura al pubblico degli impianti: “La situazione è anomala, mi spiace vedere i tifosi sulla collinetta. Non so in quanti sarebbero venuti allo stadio ma sicuramente in tanti. Il dodicesimo uomo in campo noi lo abbiamo in panchina ma da quello che si sente in giro da marzo-aprile gli stadi potrebbero essere riaperti e per noi il ritorno del tifo sarebbe il migliore acquisto possibile”.

Tra le note stonate le pessime condizioni del manto erboso, incapace di sostenere allenamenti settimanali e maltempo: “Dopo la gara col Paternò ci siamo resi conto che lo stadio era in condizioni pessime, la proprietà è subito intervenuta. Non è facile alternarsi tra due squadre perché il campo non riposa, ma stiamo risolvendo questo problema. Ci teniamo tanto perché ci permette di sviluppare un calcio congeniale”.

Franco Scoglio

Le condizioni del manto erboso del “Franco Scoglio”

Dopo tante esperienze in Campania, per D’Eboli il grande salto in Sicilia: “Sto rivivendo le stesse sensazioni che ho vissuto in altri posti con meno blasone di Messina. È un motivo d’orgoglio ma mi trattengo, perché il calcio è un mondo particolare e bisogna esternare le proprie percezioni in modo equilibrato. Mi sento un leone fuori dalla gabbia, vivo solo per Messina al momento. Se lavoreremo bene prenderò gli applausi, altrimenti meriterò altro”.

La fiducia non è scalfita neppure dal calendario decimato dal Covid: “Con il San Luca dobbiamo vedere chi andrà in panchina per via della doppia squalifica dei mister. Stiamo valutando chi si siederà. Io non posso farlo in panchina perché mi conosco e sono molto focoso e rischierei di andare in escandescenza. Molte squadre devono recuperare partite, ma siamo consapevoli delle nostre qualità”.

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