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Corona: “Non possiamo sbagliare. Il gol e la vittoria per una soddisfazione doppia”

La febbre da derby sale di ora in ora, il conto alla rovescia per la sfida con la Reggina prosegue. Anche negli occhi dei giocatori, a due giorni dal match, si nota il clima da grande vigilia. La tifoseria, che ha lanciato in questi giorni lo slogan Vince la sud, non ha fatto mancare il proprio supporto alla squadra, incitandola nel corso dell’allenamento di giovedì al “Celeste”. Giorgio Corona, capitano e leader del gruppo, ha già castigato gli amaranto in carriera quando vestiva la maglia del Catania. Era il novembre 2006 e la sua rete consentì ai rossoazzurri di espugnare il “Granillo”. Un gol decisivo, vestendo la maglia del Messina, avrebbe però tutto un altro sapore. “Affrontare la Reggina, in un confronto che al San Filippo non va in scena dai tempi della Serie A, è una bella soddisfazione per tutti quanti. Per noi è fondamentale vincere, sia per il morale che per la classifica. E’ la partita dell’anno, ma per me è una gara come tutte le altre, con tre punti in palio. Essendo attaccante provo sempre a far gol, specie in questi appuntamenti, ma il mio obiettivo principale resta quello a livello di squadra. Sarebbe inutile segnare se poi non si dovesse vincere. Una rete utile a centrare il successo rappresenterebbe invece una soddisfazione doppia. Un selfie dopo il gol come Totti? Ci penserò domenica, prima dovrò segnare ed aiutare la squadra a vincere la partita”.

Un gol di Corona, celebrato dai compagni

Godeas, match-winner nel 2002, spera che tredici anni dopo possa essere l’amico Corona a risolvere la sfida. “Ho sentito Denis, mi ha rivolto il suo in bocca al lupo per domenica. Con lui ho un rapporto speciale per aver giocato insieme a Mantova”.

Ma che derby sarà domenica al San Filippo ? “Sappiamo che sarà una sfida difficile e che non potremo assolutamente sbagliare. La Reggina è ultima in classifica, ma può vantare in rosa degli elementi di valore. Inoltre il derby fa sempre storia a sé. Cirillo, Belardi ed Aronica possono dare tanto ai giovani come faccio io col Messina. Noi dovremo interpretare il match come fatto con la Lupa Roma. Ad Aprilia si è vista una certa compattezza e c’è stata la giusta reazione dopo aver subìto l’1-0. Ci siamo visti raggiungere alla fine, ma il calcio è anche questo. La squadra è comunque cresciuta in termini di convinzione nei propri mezzi. Non dovremo però commettere l’errore di partire a razzo per cercare subito il gol e bisognerà puntare a sfruttare le corsie esterne”.

Corona pressato da due avversari (foto Maricchiolo)

I tifosi sognano il bis dopo l’1-0 targato Orlando un girone fa. Corona analizza con la sua consueta sincerità quella prestazione e la situazione attuale di Messina e Reggina. “Non meritavamo di vincere, il risultato più giusto sarebbe stato un pari. A settembre non pensavo che le due squadre si potessero ritrovare qualche mese dopo in questa situazione di classifica. Adesso entrambe sono chiamate a venirne fuori. Nella prima parte di stagione si pensa che ci sia tutto il tempo a disposizione per risolvere i problemi, mentre adesso bisogna dare il massimo perché il risultato diventa fondamentale”.

Non facile il momento dell’eroe del “Granillo”, alle prese con i problemi in zona gol. Da capitano lo invita, però, a rimanere calmo. “Luca deve stare tranquillo, ci sono dei momenti in cui magari toccherà la palla con la tibia e finirà in rete. Adesso, invece, non vuole saperne di entrare. E noi compagni dobbiamo fare di tutto per aiutarlo. Bonanno ? Lo sto crescendo io, è palermitano anche lui e vi assicuro che prende qualche schiaffo… (sorride, ndr). Ad Aprilia ha però commesso degli errori come tutti gli altri”.

Re Giorgio insegue un avversario

Domenica mancherà per squalifica Mancini. L’ex L’Aquila e Ciciretti hanno evidentemente dato alla squadra un notevole contributo in termini di qualità tecniche. “Non ci sono giocatori che possono determinare da soli una partita, conta soprattutto la compattezza di squadra. Ognuno di noi deve dunque dare il meglio per raggiungere l’obiettivo. Ovviamente sono stati due acquisti di qualità e lo hanno dimostrato in queste prime gare. Ciciretti, in particolare, è molto bravo nell’uno contro uno”.

Il saluto finale è per Saro Bucolo. Il “guerriero” del centrocampo si è trasferito a Martina Franca, dopo due anni e mezzo nei quali ha condiviso con Corona tanti momenti indimenticabili. “Con Saro ci siamo sentiti dopo che ha raggiunto l’accordo con il Martina. Ha fatto una scelta che va rispettata, in un momento particolare. In tre anni ha dato tutto per questa maglia e va solo ringraziato come tanti altri. Negli ultimi quattro anni sono passati vari calciatori e allenatori e se adesso giochiamo contro la Reggina il merito va attribuito anche ai componenti della squadra che ha vinto il torneo di Serie D, da Ignoffo a Cucinotta, da Chiavaro a Quintoni, e a quelli che hanno contribuito all’approdo in Lega Pro unica”.

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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