Carillo: “Sono sempre stato fiducioso. L’autogol? Episodi che capitano”

Carillo avanza palla al piede (foto Salvatore Varo)

Le due vittorie consecutive ottenute in casa contro Potenza e Monopoli possono aver cambiato i destini del campionato per il Messina. La salvezza diretta adesso è lì, a portata di mano. Il capitano Luigi Carillo, intervenuto in collegamento alla trasmissione “Contropiede” su Tcf, è carico dopo la bella prova di martedì: “Questo gruppo ha tirato fuori i valori che ha sempre avuto, dimostrando grande carattere ed organizzazione. Io sono rimasto comunque sempre fiducioso. La strada è ancora a lunga, sappiamo quello che dobbiamo fare e cosa dobbiamo mettere per raggiungere l’obiettivo”.

Acr Messina

Carillo e compagni celebrano un gol (foto Paolo Furrer)

Sotto la gestione Raciti e con i nuovi innesti arrivati dal mercato di gennaio la squadra ha finalmente svoltato. Contro il Monopoli i giallorossi hanno fornito una prestazione di altissimo livello, superando le difficoltà legate alle tante assenze e ad un terreno di gioco pressoché impossibile per la pioggia: “Probabilmente per organizzazione e qualità, anche in relazione al campo che era complicato, possiamo definirla la migliore prestazione stagionale. Purtroppo nel girone d’andata i risultati non ci hanno sorriso, ma credo che questa squadra sia in netta crescita e questa gara ne è la prova. Nel nostro periodo nero avevamo una tipologia di affrontare le partite diversa dal punto di vista tattico, adesso siamo più consapevoli delle nostre qualità fisiche e tecniche e andare a prendere le squadre più alte, recuperando palla nella metà campo offensiva, può portarci dei benefici”.

Carillo appoggia il pallone a un compagno (foto Fabio Mitidieri)

I pugliesi erano tornati in partita soltanto grazie all’autogollonzo di Carillo in combinata con Lewandowski. L’ex difensore della Casertana può commentarlo col sorriso sulle labbra, alla luce del successo per 2-1: “L’importante era il risultato, questi episodi su un campo come quello possono capitare. Le critiche? Le ricevono tutti, Gesù Cristo è stato messo in croce. La palla si è alzata per il terreno che non era dei migliori e ha assunto velocità, ma la cosa importante è che ciò non abbia influito sul risultato. Dopo il gol preso la squadra non ha mai sofferto e non ho mai avuto la sensazione che potessero pareggiarla. Ho tranquillizzato i compagni ed abbiamo gestito fino alla fine senza rischiare”.

Su Trasciani e Angileri, nuovi compagni di reparto, da capitano spende parole d’elogio piuttosto importanti: “Daniele è un bravissimo ragazzo ed un ottimo professionista che si è messo subito a disposizione della squadra. Finora aveva fatto sempre il terzino, ha disputato davvero una grande partita. Gioca concentrato e applicato, lo ritengo bravo nell’anticipo, è giovane ed ha ottimi margini di crescita. Anche Antony ha agito in un ruolo non suo, da centrale è stato adattato a destra. Ha fatto una grandissima partita, è riuscito sia spingere che a contenere un calciatore importante per la categoria”.

Marginean

L’assist decisivo di Marginean (foto Paolo Furrer)

Statella, che ha sbloccato il risultato contro il Monopoli con una gran conclusione dal limite, è il diciottesimo elemento ad andare in gol della rosa. Un dato significativo. “Peppe ha fatto un gran gol e Marginean è stato bravo ad appoggiargliela. Se mandiamo in rete tanti giocatori vuol dire che tutti sono pronti a contribuire alla causa, questo ci facilita la strada verso l’obiettivo. Io lo aspetto con ansia il gol, ne avevo fatti sei l’anno scorso”.

Una stagione complicata, anche per i più esperti come Carillo, nella quale i tifosi attendono però il lieto fine. “La crescita della squadra di certo agevola la crescita dei singoli. Dal punto di vista mentale nella mia testa non è cambiato nulla. Sono uno che lavora e a cui piace guadagnarsi le cose. Non sempre arriva quello che vogliamo, l’importante è seminare nel modo giusto e prima o poi si raccoglie, perché presto o tardi ognuno si prenderà quello che merita. Siamo stati sempre un gruppo unito che si è esaltato nelle difficoltà”.

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