Barresi: “Taormina ci dirà chi siamo. Il loro progetto serio”. Torna Carrello

IgeaUn undici titolare dell'Igea, attuale vicecapolista (foto Salvo Miano)

È già tempo di big match per l’Igea 1946, che domenica sarà ospite del Città di Taormina al “Bacigalupo”. Nello scenario della perla dello Ionio si sfideranno due delle più accreditate concorrenti per la vittoria finale in campionato, anche se è ancora prematuro etichettare questa sfida come decisiva. Quel che è certo è che i ragazzi di Alizzi non hanno alcuna intenzione di interrompere la serie positiva che sta caratterizzando l’inizio di stagione, in cui i giallorossi hanno ottenuto cinque successi consecutivi e il pareggio a reti bianche nell’ultimo turno contro il Real Siracusa.

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Il centrocampista Roberto Assenzio gestisce un possesso (foto Salvo Miano)

Il presidente dei barcellonesi Stefano Barresi guarda alla sfida di Taormina, tessendo le lodi di chi da oltre un anno gestisce il nuovo corso biancoazzurro: “Non conosco personalmente Lo Re, Cardullo e gli altri dirigenti, né tantomeno ho avuto modo di scontrami calcisticamente con loro, anche perché viaggiavano sempre nelle categorie superiori. Ne ho sentito parlare però molto bene sia umanamente che professionalmente. So che sono persone serie e perbene, uomini di calcio capaci di ottenere risultati ma questo non lo scopro certamente io: quello che hanno fatto con il Città di Messina è sotto gli occhi di tutti. Non mi stupisce vedere il Città di Taormina competitivo già quest’anno: se hanno avviato questo progetto è per fare le cose in grande. Credo che la sfida di Taormina ci potrà dire molto su chi siamo e su cosa c’è ancora da migliorare”.

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Isgrò in azione contro il Real Siracusa (foto Salvo Miano)

Lo 0-0 maturato domenica al D’Alcontres lascia un po’ di amaro in bocca: “Ci è mancato soltanto il gol, anche se una rete l’avevamo fatta e ci è stata annullata per fuorigioco, secondo me ingiustamente. Ma non mi rammarico né cerco scuse: sono situazioni difficili da interpretare e decidere in una frazione di secondo non è mai semplice. Mi tengo stretto la prestazione dei ragazzi che hanno cercato la vittoria con insistenza fino alla fine”.

Il massimo dirigente si focalizza sull’apporto dato da mister Alizzi: “In questa squadra c’è la mano dell’allenatore e si vede già da una differenza tattica. Con Furnari giocavamo con la difesa a tre invece mentre ora siamo tornati a giocare a quattro. Puntare su di lui per noi è stato semplice, lo conoscevo dai tempi del Terme Vigliatore: so quanto vale come allenatore ma soprattutto è igeano dentro. La piazza lo adora e non potrebbe essere altrimenti, è stato capitano e simbolo dell’Igea che tanto bene ha fatto tra i professionisti, quindi quando ho sottoposto il suo nome agli altri componenti dello staff societario ho avuto un sì unanime”. 

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I sostenitori dell’Igea sono tornati allo stadio (foto Salvo Miano)

L’Igea è protagonista del torneo di Eccellenza. Dopo la prematura uscita di scena ai playoff in estate Barresi aveva parlato però di un campionato di transizione: “Per me la scorsa stagione non è da considerare negativa o, peggio ancora, fallimentare. Ci siamo confrontati, come tutti, con le difficoltà legate alla pandemia. Una volta che si è ripreso a giocare sono successe tante cose, alcune delle quali non mi hanno convinto. Il campionato è ripreso ma alcune regole sono state cambiate in corsa: non ho mai nascosto il mio disappunto per il format scelto della Lnd, così come nella partita di Giarre abbiamo pagato anche alcune decisioni arbitrali. All’indomani di quella eliminazione effettivamente nei programmi c’era la creazione di una squadra improntata sui giovani, che garantisse nel breve periodo una tranquilla salvezza. Il fattore Covid, fortunatamente, sta incidendo meno sul mondo del calcio, i tifosi sono tornati allo stadio e c’è stato anche l’ingresso di nuovi soci. Quindi abbiamo visto che c’erano le condizioni per poter creare una rosa più competitiva rispetto agli standard prefissati”.

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Ninni Carrello in azione con la maglia dell’Igea nel maggio scorso (foto Ciccio Saya)

Contro il Città di Taormina, l’Igea potrà contare anche sul neoacquisto Ninni Carrello: “È un ragazzo che conosciamo bene sia per qualità tecniche che umane. Ha avuto una breve esperienza alla Pianese, in Toscana, dove non si è ambientato, probabilmente a causa della lontananza da casa. Lo riabbracciamo con grande piacere, saprà dare il suo apporto e mettere in grande difficoltà il mister perché è quello che ci aspettiamo da lui”. Il poliedrico attaccante classe ’98 torna quindi a Barcellona, dopo aver disputato la fase finale del torneo di Eccellenza proprio con la maglia giallorossa. In precedenza aveva fatto le fortune dell’Acquedolci.

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