Il Giro d’Italia 2017 avrebbe proposto per la prima volata la sfida in un grande corsa a tappe tra Fabio Aru e Vincenzo Nibali, sino allo scorso anno compagni alla Astana, e invece non sarà così, a causa della rinuncia del corridore sardo.
Aru è stato coinvolto in una caduta mentre si trovava in allenamento a Sierra Nevada. Per lui una brutta botta al ginocchio sinistro. Gli esami radiologici hanno escluso fratture, ma l’interessamento della rotula costringe il ciclista sardo a uno stop forzato di una decina di giorni. Impossibile seguire alla perfezione il programma di avvicinamento al Giro d’Italia del centenario. Peccato, anche perché quest’anno la corsa rosa sarebbe stato per Aru un appuntamento particolare: non solo la prima, vera, sfida con Nibali, ma anche la partenza dalla sua Sardegna.
Nibali è appena rientrato dalla Spagna, dove con i compagni di squadra ha svolto un lavoro in altura. Sul monte Teide il vincitore del Giro d’Italia dello scorso anno ha svolto un lavoro importante pedalando in undici giorni per quasi 1500 chilometri, stando in sella per oltre 50 ore e affrontando un dislivello di quasi 30mila metri. Questi numeri fanno capire quanto sia intenso il lavoro dello “squalo dello Stretto”. Adesso un breve periodo di scarico per poi iniziare a riassaporare il gusto delle gare: dal 18 al 23 aprile parteciperà al Giro di Croazia, ultimo impegno agonistico prima dell’inizio del Giro, fissato ad Alghero per il 5 maggio.
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