Almeida, due settimane in rosa. Nibali: “Lo Stelvio la tappa più importante”

Vincenzo NibaliVincenzo Nibali consapevole di doversi giocare il tutto per tutto (foto Ansa)

Quello che per Joao Almeida poteva essere solo un sogno proibito può trasformarsi in una concreta ambizione. Il 22enne portoghese, che giovedì indosserà la maglia rosa per il 15esimo giorno consecutivo, se dovesse passare indenne dallo Stelvio – attenzione ai brividi della discesa, più che alla salita – può davvero coltivare ambizioni che, alla vigilia di questa 103esima edizione del Giro d’Italia, sembravano assurde. Una grossa mano al corridore lusitano l’hanno data anche le autorità francesi, negando alla gara a tappe italiana la prevista scalata di un paio di vette abbondantemente oltre i 2mila metri, come il Colle dell’Agnello e l’Izoard, a causa del Covid.

Joao Almeida

Joao Almeida da due settimane in maglia rosa (foto Ansa)

Gli organizzatori, con grande elasticità, hanno così inserito nel programma la tripla ascesa di Sestriere, dove si concluderà la tappa di sabato (partenza da Alba, in provincia di Cuneo). Per lo Stelvio, che verrà affrontato nella Pinzolo (Trento)-Laghi di Cancano (Sondrio), invece, è tutto confermato: la cosiddetta “Cima Coppi”, il gigante della Valtellina con i suoi 2.758 metri, che verrà affrontato dal versante altoatesino, è pronto a mettere a dura prova la tenuta di Almeida e dei suoi avversari. Nessuno potrà nascondersi: per chi punta a un ribaltone nella classifica generale, il terreno di battaglia è ideale.

Lo sa benissimo Vincenzo Nibali che, alla soglia dei 36 anni, sarà costretto a giocarsi il tutto per tutto come fece nel 2017, quando mise a repentaglio la maglia rosa dell’olandese Tom Dumoulin, aggiudicandosi la tappa che poteva rappresentare un trampolino di lancio verso il suo terzo trionfo. Dumoulin venne messo alle corde, nella tappa dello Stelvio, piegato da un problema intestinale, ma non andò ko e a Nibali rimase solo il rammarico per quel sogno in rosa che non si materializzò. Adesso lo “squalo” sarà chiamato a un altro assalto e dovrà dare tutto.

Ben O'Connor

L’australiano Ben O’Connor celebra il successo (foto Ansa)

Dovranno provarci anche Kelderman e il compagno di squadra Jai Hindley, che avrebbe voluto pure scattare, ma alla fine si è dovuto accontentare del ruolo di “traino” del proprio capitano, secondo nella generale ad appena 17″ dal primato. La tappa da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio prometteva tanto e ha mantenuto poco, portando alla ribalta l’australiano Ben O’Connor, che già martedì aveva cercato il successo, ma era stato beffato a poche decine di metri dal traguardo dallo sloveno Jan Tratnik. Si è preso la rivincita con gli interessi.

“La modifica del percorso della penultima tappa cambia radicalmente il peso specifico della gara. Il Colle dell’Agnello, che ho scalato solo una volta, era un vero e proprio ‘mostro’, da togliere il fiato. La tripletta del Sestriere impone un approccio completamente diverso. Parliamo sempre di una salita importante, ma molto dipenderà dal ritmo con il quale verrà ripetuto il circuito, specialmente dagli uomini di classifica”, ha sottolineato Vincenzo Nibali.

Wilko Kelderman

L’olandese Wilko Kelderman resta distante appena 17 secondi dal primato (foto Ansa)

Anche il portacolori della Trek Segafredo ha ammesso un po’ di delusione per quello che poteva essere e non è stato: “C’erano tante attese e la partenza è stata intensa. Tanti attacchi nelle prime fasi, poi siamo saliti a un passo regolare. Mi aspettavo che la corsa potesse esplodere da un momento all’altro. Sulla salita finale il ritmo era troppo alto e lo spazio per attaccare pochissimo. Chiaramente la tappa di giovedì diventa la più importante. Il profilo altimetrico parla chiaro, ma tutto dipende dal ritmo di gara. Le aspettative sono alte, ma fare previsioni, per quello che è stato il Giro finora, è un azzardo”. 

Classifica generale. 1. Joao Almeida (Por) in 71h41’18” 2. Wilco Kelderman (Ola) a 00’17” 3. Jai Hindley (Aus) a 02’58” 4. Tao Geoghegan Hart (Gbr) a 02’59” 5. Pello Bilbao (Spa) a 03’12” 6. Rafal Majka (Pol) a 03’20” 7. Vincenzo Nibali (Ita) a 03’31” 8. Domenico Pozzovivo (Ita) a 03’52” 9. Patrick Konrad (Aut) a 04’11” 10. Fausto Masnada (Ita) a 04’26” 11. Hermann Pernsteiner (Aut) a 05’07” 12. Jakob Fuglsang (Dan) a 05’09” 13. Brandon McNulty (Usa) a 06’10” 14. James Knox (Gbr) a 10’26” 15. Sergio Samitier (Spa) a 12’25”.

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