Addio a Carlo Mazzone. La Lega Pro: “Un allenatore simbolo del calcio italiano”

Carlo MazzoneCarlo Mazzone

Si susseguono i messaggi di cordoglio del calcio italiano per la morte di Carlo Mazzone, scomparso all’età di 86 anni. Romano (era conosciuto con il soprannome di Sor Carletto o Sor Magara per via del caratteristico e spiccato accento romanesco), iniziò ad allenare portando l’Ascoli dalla C alla A (1974), prima di tornare a guidare i bianconeri dal 1980 al 1984. Mazzone è stato anche l’allenatore di Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia, Brescia e Livorno, entrando nel 2019 a far parte della Hall of Fame del calcio italiano.

“Salutiamo una vera e propria icona del calcio italiano – afferma il presidente della FIGC Gabriele Gravina – un uomo animato da valori e principi profondi, un allenatore preparato, coraggioso e appassionato. Ha inventato uno stile unico incarnando, allo stesso tempo, serietà e umanità. Non lo dimenticheremo”. Per ricordarlo la FIGC ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma nel weekend, compresi i posticipi di lunedì.

Di seguito la nota della Lega Pro: “Carlo Mazzone è stato allenatore simbolo del calcio italiano. Record di panchine in Serie A, per lui oltre trecento partite in Serie C con l’Ascoli da calciatore e guida tecnica. La Lega Pro si unisce commossa al cordoglio della famiglia e di tutti i tifosi italiani”.

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