Adecco Gold – L’Upea riaggancia Torino e rimane in scia di Trento (VIDEO)

La festa del "Poz" e dei giocatori a fine partita

Non ha deluso le attese della vigilia con una sfida vibrante in bilico sino a quatto secondi dal suono della sirena conclusiva il match clou della ventiduesima giornata dell’Adecco Gold che opponeva al “PalaFantozzi” l’Upea Capo d’Orlando alla Manital Torino.

La festa del "Poz" e dei giocatori a fine partita

La festa del “Poz” e dei giocatori a fine partita

I paladini s’impongono per 78-73 in una gara dal grande agonismo, con la tensione palpabile di una gara cruciale per la lotta serrata al vertice della classifica che ora torna ad affiancare le due compagini a quota 30 punti, appena due dietro Trento oggi vittoriosa a Napoli (57-70).

Grande intensità sin dalle prime battute di gioco, con la “banda Pozzecco” che sembra più aggressiva e dinamica, mentre i piemontesi con il temuto Mancinelli e Valerio Amoroso mostrano il loro bagaglio tecnico. A metà del periodo Mays porta illude i suoi firmando il 18-12, ma alla fine del quarto il tabellone recita 21-20. Tra le note a margine da segnalare c’è l’ingresso di Benevelli, ma questi presto è costretto a tornare in panca per un infortunio, per provare successivamente uno stoico rientro in campo.

Il secondo periodo vede primeggiare gli ospiti con i paladini che perdono fluidità ed aggressività difensiva il giovane Georgati e il duo americano Steele-Bowers a creare non pochi problemi con Nicevic sanzionato del terzo fallo personale. Come una cartolina di una serata difficile l’ultimo canestro del periodo per il 29-39 firmato da Valerio Amoroso con il contributo degli dei della palla a spicchi.

Sandro Nicevic

Sandro Nicevic

Al ritorno in campo dopo l’intervallo coach Gianmarco Pozzecco ripropone lo “starting five” ed i tre canestri consecutivi siglati dal pivot croato Sandro Nicevic sono il risuono di un segnale di riscossa che accende l’animo del pubblico sugli spalti. Prima Amoroso e poi Nicevic sono sanzionati per la quarta volta, l’Upea si vede costretta a varare un quintetto d’emergenza con Archie pivot.

La gara, però, è dura: Torino ha talento e profondità di roster e non molla confermandosi ancora avanti di circa cinque punti. Tanti quanti quelli che separano le due squadre alla fine del terzo periodo con una provvidenziale finale stoppata di Mays che salta in cielo per contrastare lo statuario polacco Wojciechowski.

I piccoli di Capo d’Orlando iniziano a mordere con una difesa aggressiva, ed il distacco si assottiglia, ogni possesso è una lotta intensa. Poco oltre la metà, dopo un time out, è una tripla di Mays a siglare la parità (68-68) e poi successivamente arriva ritorna in vantaggio.

Con tre minuti scarsi sul cronometro il Poz ricorre al time out. quando Basile mette un libero su due, si avverte la sensazione che la sfida possa avere anche un’appendice di un supplementare e tanti errori da una parte e dall’altra confermano che ora la palla a spicchi pesa davvero tanto tra le mani degli atleti in campo.

Keddrick D'wayne Mays, 31 punti contro Forlì

Keddrick D’wayne Mays

Nulla sembra cambiare, ancora un time out del Poz a 38″ scuote i suoi con Mays abile ad incunearsi nel pitturato per trovare canestro e il fallo (quinto personale di Bowers) che lo porta in lunetta per l’aggiuntivo ed una bilancia che torna a tingersi di biancoblu. Amoroso però con carattere rimette in scia i suoi, e sul rovesciamento di fronte nuovo viaggio in lunetta per Mays, ma il play texano sbaglia entrambi.

Si riparte ed all’altezza della linea di metà campo Steele cerca di superare Soragna. Quattro i secondi ancora da giocarsi e per gli arbitri c’è unì’infrazione di passi apparentemente molto discutibile. Time out, e qui saltano i nervi alla panchina torinese con un primo tecnico che fa ribollire di rabbia coach Stefano Pillastrini che platealmente taglia il campo per protestare vivacemente ed a muso duro con la terna.

Il tecnico ferrarese rimedia l’inevitabile espulsione e imbocca la via degli spogliatoi dopo un saluto con il Poz, mentre Soragna dalla lunetta è infallibile con quattro trasformazioni impeccabili per il finale 78-73. Si riparte da metà campo, Basile trattiene il pallone sino al giubilo della sirena finale.

L’Upea si gode il momento, bissa il successo dell’andata che la pone in grande vantaggio con un avversario indiziato di essere una delle protagoniste di quei play-off che già si scorgono all’orizzonte. Prima però ci sarà il tempo per una nuova sfida interna con Forlì ed una trasferta (al sabato) con Napoli che precederà l’avventura della kermesse di Coppa Italia a Rimini.

Tabellino:

Upea Capo d’Orlando–Manital Torino 78–73

Parziali: (21-20, 8-19, 25-20, 24-14;

UPEA: Mays 15, Soragna 18, Nicevic 18, Portannese 9, Archie 10, Basile 4, Laquintana 4, Benevelli, Ciribeni. Busco ne. All.: Gianmarco Pozzecco.

MANITAL: Steele 12, Mancinelli 18, Evangelisti, Amoroso 24, Bowers 4, Sandri 5, Wojciechowski 2, Gergati 8, Zanotti, Baldasso. All.: Stefano Pillastrini.

Arbitri: Stefano Ursi, Mauro Belfiore, e Luca Bonfante.

Questo il video con le migliori azioni della sfida fra Upea Orlandina e Manital Torino:

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