12 ko in 23 gare: Acr nel mirino della Curva. Attesa per le scelte di Sciotto

CurvaLa Curva giallorossa

In casa Messina, ancora una volta, va in scena un film già visto. I proclami estivi sono ormai un lontano ricordo e la classifica parla chiaro. Senza la vittoria a tavolino conquistata con l’Acireale sarebbero già undici le sconfitte maturate sul campo in ventidue giornate e il -7 dalla zona play-off sarebbe ancora più corposo. Le prestazioni e soprattutto i numeri fotografano al meglio il fallimento del progetto.

Basti pensare che il primo Acr targato Venuto-Modica, che si fermò a un passo dagli spareggi per l’eventuale promozione, perse nove gare in tutto il campionato. E anche quello passato di mano tra Raffaele (che lasciò già dopo il ritiro), Infantino e Biagioni, che accumulò tredici battute d’arresto complessive, aveva almeno compensato le delusioni centrando ben sette vittorie consecutive in Coppa Italia, raggiungendo la finale con il Matelica poi persa a Latina. Quest’anno invece la cocente delusione per l’esordio estivo choc con il Marina di Ragusa, al termine del ritiro precampionato svolto in Toscana, ha rappresentato soltanto il preludio.

Lavrendi

Lavrendi è alla seconda esperienza in riva allo Stretto (foto Nino La Macchia)

E sono stati proprio gli iblei a chiudere il cerchio, sbancando il “Franco Scoglio” al termine di uno dei pomeriggi più bui. La partita è stata caratterizzata dalla contestazione nei confronti della proprietà, protagonista in settimana della contesa a distanza con il Fc Messina per i pannelli pubblicitari. I cori all’indirizzo della famiglia Sciotto sono arrivati sia dagli spalti che dalla collinetta sovrastante, dove i “Testi Fracidi” hanno deciso di manifestare tutto il loro disappunto per una rotta che non è stato possibile correggere.

Dito puntato anche contro la squadra e il tecnico, reo secondo i tifosi di avere avallato troppe scelte in sede di mercato. La sessione invernale è stata caratterizzata addirittura da 24 operazioni, forse un record senza precedenti. Soltanto tre degli undici acquisti, Lavrendi, Rossetti e Manfrè, hanno avuto modo di integrarsi appieno e per risalire la classifica le speranze sono riposte nelle qualità di Arcidiacono ed Emiliano.

Pietro Sciotto

Il presidente dell’Acr Messina Pietro Sciotto

C’è poi un altro dato che dovrebbe fare riflettere: chi parte, spesso e volentieri, riesce a svoltare lontano da Messina. Colombini nel 2018 fu eletto miglior difensore della serie D dopo la seconda metà di stagione disputata in Toscana. L’anno scorso Gambino andò addirittura in doppia cifra dopo essere stato messo fuori rosa dall’Acr, per tacere di defezioni sofferte e pesanti, come quella di Genevier. Quest’anno Ott Vale è tornato su ottimi standard di rendimento ad Acireale mentre Esposito ha firmato le rocambolesche vittorie in rimonta del Giugliano contro Castrovillari e Roccella, siglando anche la sua prima doppietta.

In riva allo Stretto si rischia l’ennesima crisi di nervi. A fine gara mister Zeman si è confrontato con i suoi collaboratori ma non ha avuto ancora alcun contatto con la proprietà. L’atteso faccia a faccia, necessario per individuare eventuali vie d’uscita, si dovrebbe tenere mercoledì, al rientro della famiglia Sciotto, attualmente fuori sede per impegni di lavoro. Il tecnico non sembra intenzionato a gettare la spugna ma bisognerà sondare le intenzioni, e gli umori, della vulcanica proprietà.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, nel 2023 assistente amministrativo in un istituto secondario a Piacenza