Milazzo, l’appuntamento col destino. Da Scordia la nuova fase di un torneo senza padroni

Esultanza Milazzo

Ad ammirare i beniamini che settimanalmente sfilano nei nostri canali satellitari, sfoggiando numeri e gol, si direbbe che il calcio più bello sia quello amministrato in Serie A. Dobbiamo ricrederci non appena scendiamo un pò più giù nella categoria dei campionati giocati. Il lato B del Campionato di Eccellenza scrive, anno dopo anno, dei bellissimi capitoli nella storia del calcio siciliano. Cinque squadre in un fazzoletto di sei punti con la più quotata attualmente in testa. Una giornata si è prime della classe e la successiva ci si trova ad un passo da una stagione fallimentare senza possibilità di redenzione alcuna.

Il Milazzo in una foto prepartita

Il Milazzo ha sempre viaggiato in prima classe, condividendo gioie e dolori con le grandi della Sicilia Orientale. Non ha mai regalato nulla alla attuale capolista Palazzolo – appaiando i conti sia all’andata che al ritorno – meritando gli applausi dei suoi tifosi e una curiosa invidia delle inseguitrici e non. L’artefice della favola mamertina potrebbe ricercarsi in cima alla lista marcatori.

Un inarrestabile Cannavò, ieri punta di diamante dell’Igea Virtus, oggi maestro d’orchestra. Ma cosa dire dell’incontenibile prestanza di Rasà, della tecnica di Rizzo, delle ottime prestazioni di Lucarelli, dell’esperienza di D’Anna e Ancione. Se da un lato, però, troviamo un ottimo reparto offensivo, dall’altro la difesa difetta e in trasferta si hanno tante sconfitte quasi quante sono le vittorie. Mister Rufini ha circuito un team di numeri uno, soprattutto con diversi innesti nel mercato di riparazione e il morale alto, a sprazzi altissimo, regala emozioni indimenticabili soprattutto tra le mura del “Marco Salmeri“.

Antonio Cannavò, giocatore della S.S. Milazzo

Già, difficilmente i tifosi dimenticheranno la vittoria contro l’Acireale e quelle che hanno regalato la finale di Coppa Italia. Non nascondiamoci, tuttavia, dietro i ricordi perchè il futuro ci riserva un campionato in piena fase di ebollizione e che – ne siamo certi – regalerà come sempre un finale da stadio tutto esaurito. Ma procediamo con ordine. Per mantenere la corsa alla qualificazione ai playoff al Milazzo potrebbe bastare il crocevia di domenica prossima contro il Città di Scordia, reduce da una pesante sconfitta – soprattutto psicologica – contro il Palazzolo (si ricorda ai tanti tifosi interessati, che la società catanese ha ribadito in un comunicato stampa, che il match domenicale tra Città di Scordia e Milazzo sarà gratuito). Leone vigile e paziente, pronto ad approfittare – da buon felino – di un’ingenuità della preda, ma aquila attenta ad affilare i propri artigli per affondare il colpo decisivo all’insicuro rincorrente. A buon intenditore poche parole, come si suol dire.

Mister Rufini, allenatore della S.S. Milazzo

La squadra di mister Rufini battendo la squadra del catanese, potrebbe approdare ai tanto desiderati playoff, con la sicurezza di una finale conquistata falciando le più quotate avversarie del torneo e ritrovando avversarie contro le quali ha sempre giocato a testa alta senza demeritarne il pareggio (Catania San Pio a parte). Certo, a seguire match dal calibro più leggero ma da non trascurare assolutamente nella fase preparatoria (vedi soprattutto Sporting Taormina e Biancavilla), per evitare il classico scivolone sulla “buccia di banana”. Per i rossoblù si prefigura l’ennesima domenica in cui il cuore conterà più delle energie messe in campo e da lì potrà aprirsi la strada verso quella sicurezza che negli ultimi tempi sembra aver abbandonato qualcuno per strada. Se i risultati dovessero premiare l’impegno profuso, i mamertini dovrebbero essere di diritto già tra le quattro aspiranti alla promozione, ma a  contendere fatica e sudore ci sono altrettante formazioni oleate e addomesticate per riscuotere successi.  Chissà se si è ancora in tempo per prendere l’ultimo treno verso la serie D.

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