Gol ed emozioni, il Benevento resta a +2. Tra le big vince solo la Casertana

Eusepi del Benevento

Nella quarta giornata di ritorno del girone C di Lega Pro frena il Benevento che evita comunque l’aggancio al vertice da parte della Salernitana, restando capolista solitaria. Gli “stregoni” sono stati raggiunti sul 2-2 a Foggia, al termine di un match rocambolesco. Eusepi sblocca per i campani al 12′, ma al 30′ pareggia Sarno, approfittando di un errore in uscita di Pane. Nella ripresa, ancora Eusepi va in gol al 34′ su assist di Mazzeo, illudendo la compagine di Brini. I rossoneri rimediano con un bolide del francese Gigliotti a 2′ dal termine, togliendo così alla prima della classe la gioia di un successo che sarebbe stato pesantissimo. La Salernitana, la più immediata inseguitrice del Benevento, non ne approfitta e anzi rischia di capitolare all’Arechi contro la Vigor Lamezia. Primo tempo senza grosse emozioni. Nella ripresa accade invece di tutto. Biancoverdi avanti di due reti, per effetto dei centri di Montella, di testa, al 6′, e Improta, in contropiede, al 28′. Per i padroni di casa, quando ormai la sconfitta sembrava segnata, ci pensano Negro, al 35′ con una conclusione da fuori e Colombo, di testa, a 3′ dallo scadere, a riequilibrare le sorti del match. La Salernitana sale a 48, rimanendo a meno due dalla vetta.

Montella della Vigor Lamezia

Montella della Vigor Lamezia

Segno “X” pure per la Juve Stabia che non va oltre l’1-1 a Barletta. Al 14′ Nicastro in gol su cross di Maiorano. Al 31′ della ripresa, con le “vespe” in inferiorità numerica per l’espulsione di Burrai, giunge il pareggio firmato da De Rose. Tra le prime vince soltanto la Casertana, 1-0 sulla Paganese. Al 18′ del secondo tempo il gol di Rajcic, abile a sfruttare un’uscita a vuoto di Marruocco. I “falchetti” allungano sulla quinta e si avvicinano al gradino più basso del podio.  Clamoroso al “Granillo”. La Reggina supera in rimonta il Lecce per 2-1 ed abbandona l’ultimo posto in classifica. Ennesima gara choc per i salentini: Pagliari è già a rischio esonero. Eppure il match si era messo subito in salita per gli amaranto per effetto del gol di Moscardelli al 4′. L’attaccante realizza di testa su cross di Lepore e sembra spianare la strada ai salentini. Gli ospiti non chiudono però il match (Cirillo salva provvidenzialmente ancora su Moscardelli) e subiscono la reazione dei padroni di casa. Nella ripresa, al 21′, su un calcio di punizione battuto da Armellino è Masini a saltare più in alto di tutti, insaccando l’1-1. Primo gol stagionale per lui. Il Lecce spreca le chances per tornare in vantaggio e viene punito a 1′ dallo scadere: il messinese Maimone ribatte in rete dopo la corta respinta di Caglioni sul tentativo di Viola. La formazione di Alberti sale a quota 14, lasciando l’Aversa fanalino di coda.

Simone Masini in gol contro il Lece

Simone Masini in gol contro il Lecce

Catanzaro batte Melfi 2-1 e i calabresi tornano così a sorridere. Accade tutto nel primo tempo. Al 20′ Orchi apre le marcature, al 22′ Dermaku sigla il momentaneo 1-1. Al 32′ Razzitti, sugli sviluppi di un corner, sigla il gol partita. Catanzaro a 33 punti, Melfi fermo a 25. L’Ischia piega invece il Martina 1-0. Una pregevole segnatura del neo acquisto Millesi, al 12′ del secondo tempo, regala i tre punti ai gialloblù. Ospiti in dieci per l’espulsione di Samnick. La formazione di Maurizi, sempre diciottesima, si porta però a 19 punti. Tra i pugliesi in campo dal 1′ gli ex del Messina, Bucolo e Vincenzo Pepe. Lupa Roma-Cosenza 1-0 e digiuno finalmente interrotto per la squadra di Cucciari. A segno Raffaello al 14′. Capitolini nel finale in nove per le espulsioni comminate nei confronti di Conson e Del Sorbo. I silani non trovano il guizzo per pareggiare e restano al quint’ultimo posto insieme al Messina. Venerdì sera l’1-0 del Savoia sull’Aversa Normanna. Decisiva la prodezza di Verruschi, a segno al 41′ del primo tempo. Il terzino ha colpito al volo sugli sviluppi di un corner non lasciando scampo a Lagomarsini. Inutili i tentativi della squadra di Marra nella ripresa. Gli oplontini salgono a quota 20 punti, pur sempre quart’ultimi, mentre l’Aversa è adesso desolatamente in fondo alla graduatoria.

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