Calcio

Uno stoico Sant’Agata chiude in 9 ma costringe al pari il Canicattì. Di Piyuka l’1-1

A Ravanusa un Sant’Agata dal grande cuore ha ottenuto un prezioso pari contro il forte Canicattì. A siglare l’1-1 Caronia e Piyuka. Un punto che ha comunque il sapore della vittoria, perché nel giro di tre minuti, in avvio di ripresa, il direttore di gara ha lasciato il Sant’Agata in nove uomini, mandando anzitempo negli spogliatoi prima Tricamo e successivamente Biondo.

La cronaca – Davanti al pubblico delle grandi occasioni, partono forte i padroni di casa che al 4′ vanno vicinissimi al vantaggio con Iraci che da venti metri lascia partire un gran tiro, sventato da una prodezza di Ingrassia. Con il passare dei minuti il Sant’Agata riesce ad allentare la pressione, ma allo stesso tempo non crea problemi dalla parti di Iacono. Al 22′ ci riprova Iraci dal limite, ma questa volta il pallone si perde sul fondo. Sul versante opposto, un minuto più tardi, punizione da posizione defilata di Piyuka respinta a fatica da Iacono, risulta provvidenziale l’intervento di Ferotti ad anticipare Cicirello, pronto per il facile appoggio in rete. Il Sant’Agata prende fiducia ed al 25′ Biondo va via a due avversari e mette un pallone invitante che attraversa tutta l’area senza che nessun giocatore biancoazzurro riesca a deviarlo verso la porta. Al 28′ torna a farsi minaccioso il Canicattì con il colpo di testa di Polito, ma il pallone non inquadra la porta. Al minuto 34 angolo a rientrare di Zingales, Iacono ci mette i pugni e respinge. Sul fronte opposto al 37′, un Ingrassia attentissimo è abile in uscita bassa su Caronia. Al 40′ arriva il vantaggio locale. Cross tagliato di Iraci deviato da Cicirello, Ingrassia nonostante tutto riesce a respingere ma sul secondo palo sbuca Caronia per la deviazione vincente. In apertura di ripresa e precisamente al 51′, arriva il pareggio grazie a Piyuka che, direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo, trova una traiettoria velenosa che beffa Iacono. Al 55′, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il Sant’Agata resta in 10 perché il direttore di gara vede una presunta gomitata di Tricamo su un giocatore avversario. Passano tre minuti e Biondo, già ammonito, commette fallo a limite dell’area ospite. Per il direttore di gara ci sono gli estremi per il secondo giallo ed espelle di conseguenza il giocatore. Con la doppia superiorità numerica il Canicattì diventa padrone del campo, ma è a questo punto che il grande cuore biancoazzurro comincia a battere più forte che mai. Al 66′ Ingrassia sfodera un super intervento su Iraci e dà ulteriore carica ai propri compagni. Il Canicattì ci prova ma sbatte sul muro santagatese. Sul finire di partita viene allontanato dalla panchina anche mister Venuto. All’86’ il Canicattì ha il match-point, ma lo sciupa con il colpo di testa di Tedesco che da posizione ottimale spedisce il pallone sopra la traversa. Nel corso del recupero, con i padroni di casa proiettati tutti in avanti alla ricerca del gol vittoria, la retroguardia biancoazzurra concede solo un colpo di testa di De Luca finito alto. Bontempo interviene su D’Angelo che termina giù e reclama la massima punizione, ma il direttore di gara lascia correre. Dopo 8 minuti di recupero arriva il triplice fischio a sancire la fine del match e l’impresa di uno stoico Sant’Agata.

Canicattì – Città di Sant’Agata 1-1
Canicattì: Iacono, Ferotti, Tedesco, Lupo (80′ Giglio), D’Angelo, Maggio (85′ Cammareri), Iraci, Comegna (71′ De Luca), Malluzzo, Polito (66′ Rosella), Caronia. All. Nicolò Terranova
Città di Sant’Agata: Ingrassia, Scaffidi, Zingales, Gatto (48′ Lo Giudice), Bontempo, Tricamo, Saverino, Piyuka, Crioto (60′ Scolaro), Cicirello, Biondo. All. Antonio Venuto
Arbitro: Mattia Nigro di Prato. Assistenti: Salvatore Runza e Pablo Vasques di Siracusa
Marcatori: 40′ Caronia, 51′ Piyuka
NOTE – Espulsi: Tricamo e Biondo. Ammoniti: D’Angelo, Malluzzo, Cicirello

Redazione MessinaSportiva

MessinaSportiva.it è stato fondato nel 2005 da Francesco Straface. Nato da una costola di un portale creato nel 2002 per seguire la Pallacanestro Messina, matricola in serie A1 maschile, ha sempre seguito con attenzione il calcio cittadino, dando però spazio a tantissime realtà, anche le meno conosciute. Rappresenta ormai un punto di riferimento per gli sportivi di città e provincia

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