Sant’Agata, Vanzetto: “Calafiore capitano vero. Un onore giocare a Catania”

Sant'AgataCalafiore celebrato dai compagni (foto Calogero Librizzi)

Secondo successo interno consecutivo per il Città di Sant’Agata che al “Fresina” supera 2-1 l’ambiziosa Vibonese, cancellando così la sconfitta di Licata nel turno infrasettimanale e piazzandosi appena al di fuori della griglia playoff. I biancoazzurri hanno saputo unire l’utile al dilettevole, sfoderando una prestazione gradevole sotto l’aspetto tecnico senza disdegnare quella praticità che serve nei momenti complicati della gara.

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La formazione titolare del Sant’Agata (foto Calogero Librizzi)

Al “Fresina” succede tutto nel primo tempo: padroni di casa avanti grazie a una bella punizione di Calafiore, prima del momentaneo pareggio ospite siglato da Botta, bravo a procurarsi il rigore al 28’ per poi ribadire in rete la corta respinta di Curtosi. Al 43’ l’immancabile appuntamento col gol di Vitale, che di testa insacca da due passi dopo un bel cross dalla sinistra e per lui sono già sette i centri realizzati in campionato.

È raggiante il tecnico Leonardo Vanzetto: “Abbiamo conquistato punti pesanti, dopo che nel recente passato ne avevamo persi di preziosi. Avevamo preparato questo tipo di gara: siamo partiti forte, non abbiamo mai perso il palleggio e non ci siamo mai fatti prendere dalla frenesia. Abbiamo giocato di gruppo contro una signora squadra e un signor allenatore”. 

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La capigliatura di Empunda non passa inosservata (foto Calogero Librizzi)

Vanzetto elogia Calafiore, autore della rete che ha sbloccato la gara e di una chiusura provvidenziale in fase difensiva da cui poi è nata l’azione che ha portato al gol partita di Vitale: “Claudio è come avesse  realizzato una doppietta. Soltanto chi ha grande conoscenza calcistica può fare quella lettura. Ha giocato quindici minuti con i crampi, dopo essersi allenato pochissimo. È stato un vero capitano”. 

All’orizzonte l’affascinante sfida del “Massimino” contro il Catania, capolista a punteggio pieno: “Sarà una festa, una partita che si prepara da sola. Andremo in uno stadio che è un teatro e sarà un onore giocarci ma non è certamente quella la gara in cui dovremo trovare i punti per salvarci”.

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Gaspar Monteiro riceve il pallone dal direttore di gara (foto Calogero Librizzi)

Oltre al gioco gradevole espresso per un’ora, Vanzetto si focalizza sul finale, quando la squadra ha saputo reggere al forcing della Vibonese: “Era la terza partita in una settimana, l’abbiamo interpretata in modo fantastico. Gli ultimi venti minuti sono stati splendidi. Siamo una squadra giovane e per noi l’aspetto emotivo è fondamentale: vedere però che i ragazzi in così poco tempo hanno già un’idea di gioco e una propria identità per me è motivo di grande soddisfazione. Ogni partita sarà una battaglia”. 

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