Rosafio: “Messina piazza stupenda. Meglio contro le big? Ci concedono più spazi”

RosafioRosafio punta un avversario (foto Paolo Furrer)

Al terzo Meet&Greet della stagione targato Sky, presso il negozio di via Tommaso Cannizzaro n° 66, il Messina ha schierato un poker di tutto rispetto: Antonino Ragusa, Marco Zunno, Giulio Frisenna e Marco Rosafio. Richieste di foto, autografi, chiacchierate e tanto calore da parte dei tifosi che hanno incontrato i propri beniamini.

Rosafio

Rosafio ai nostri microfoni (foto Ciccio Saya)

Il trentenne attaccante nato in Svizzera, tornato in riva allo Stretto in prestito dalla Spal nel mercato di gennaio, è felice dell’abbraccio con i sostenitori giallorossi: “Messina è una piazza stupenda, avevo giocato qui già anni fa e sono voluto tornare a tutti i costi. Sto bene, per me è casa. Per noi è un piacere donare un sorriso a questi piccoli tifosi e a tutta questa gente, mi riempie il cuore di gioia”.

Il rimpianto è non essere riusciti a regalare un risultato positivo ai quasi 7.000 del “Franco Scoglio” contro il Foggia, record di presenze stagionali nell’impianto di casa. “Abbiamo analizzato la partita, però ora l’abbiamo messa alle spalle. Il risultato è stato un po’ bugiardo per le occasioni che abbiamo creato nel primo tempo, mentre la ripresa ovviamente è difficile da raccontare. Quando rimani in nove contro una signora squadra, considerati i giocatori del Foggia, fai fatica. L’avevamo già riacciuffata una volta con il Picerno, sarebbe stata un’impresa ripetersi sabato. La prestazione è stata ottima, ma abbiamo capito gli errori e cosa non dobbiamo fare, ora siamo proiettati alla sfida di Castellammare. Ci stiamo preparando al meglio fisicamente, il mister andrà poi ad analizzare l’aspetto tattico e siamo pronti per andare lì a cercare di fare la nostra partita”.

Rosafio e Zona

Rosafio sul punto di battuta

Al “Menti” i giallorossi troveranno una Juve Stabia che, a +9 sulla seconda, vede sempre più vicina la promozione in B. Spesso, però, Rosafio e compagni si sono esaltati in gare del genere in trasferta, quando il coefficiente di difficoltà si alza. Le vittorie ad Avellino e Caserta sono lì a dimostrarlo, come il pari di Benevento. Paradossalmente sono le 7 sconfitte casalinghe il dato che stona di più. “Col calcio del mister – spiega Rosafio – quando te la giochi faccia a faccia secondo me si creano più spazi e per caratteristiche e qualità nostre facciamo le migliori prestazioni se troviamo campo, avendo gente di gamba, brava nell’uno contro uno. Le big ci concedono di più, quando invece ci sono squadre come il Foggia che si chiudono lì dietro per cercare le ripartenze è diverso. Purtroppo sabato ho sbagliato tantissime palle perché volevo forzare per trovare la giocata decisiva, dovevo avere più pazienza a far girare la palla”.

Rosafio

L’esultanza di Rosafio (foto Paolo Furrer)

Le qualità di Marco Zunno, tra gli assoluti protagonisti del girone di ritorno del Messina con 7 gol, non lo hanno sorpreso. “Sì, me lo aspettavo così forte. Dalla prima settimana che sono arrivato qui a Messina ho detto al mister che secondo me è una squadra forte nei singoli. Marco doveva solo lavorare a livello mentale, è stato bravo l’allenatore in questo. Da gennaio in poi si è sbloccato mentalmente, perché le qualità le ha sempre avute, ora è più tranquillo e ha dimostrato il suo vero valore”.

Dal 4-3-3 al 4-2-3-1 varato da Modica nella seconda parte di campionato. “Il 4-3-3 è un po’ più nelle mie corde, sono più vicino alla porta, non devo fare tutta la fascia e sono più lucido nella fase offensiva, però sto cercando di adattarmi anche in questo ruolo. Punto a fare sempre meglio, cercando di migliorare negli errori che ho commesso nelle ultime partite non da me e spero che arrivi anche il gol, penso di meritarlo”.

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