RoccAcquedolcese capolista inattesa. Mazouf: “Il segreto? Gruppo e serenità”

RoccAcquedolceseGiuseppe Mazouf del RoccAcquedolcese in azione (foto Michela Masitto)

La forza della semplicità. Nel carattere di Giuseppe Mazouf c’è racchiuso il segreto del piccolo miracolo calcistico chiamato RoccAcquedolcese, che al primo anno in assoluto in Eccellenza si trova lassù, in vetta con 17 punti, insieme alle più quotate Città di Taormina e Modica. La squadra di Francesco Palmeri domenica andrà a far visita proprio ai rossoblù, reduci dal successo in casa del Milazzo, in quello che si preannuncia come un avvincente, quanto inaspettato, scontro al vertice.

RoccAcquedolcese

Giuseppe Mazouf celebrato dai compagni (foto Michela Masitto)

Modica e RoccAcquedolcese, due realtà completamente diverse: la prima è una delle grandi sorelle del campionato, con una rosa allestita per puntare direttamente al salto in D, la seconda invece è una squadra giovane e sbarazzina, che sta scrivendo una bella pagina nell’avvincente libro del campionato d’Eccellenza più incerto degli ultimi anni. Giuseppe Mazouf sta contribuendo in modo determinante, con quattro gol equamente distribuiti tra campionato e Coppa Italia e tante prestazioni eccellenti.

Il classe 2000 guarda alla trasferta di Modica, una sfida difficile, ma il RoccAcquedolcese ha già riservato tante sorprese: “Loro sono una grande squadra, sono stati costruiti per vincere il campionato e hanno giocatori di categoria superiore. Noi però viviamo un bel momento: la vittoria interna contro il Santa Croce ci ha permesso di arrivare al primo posto. Nessuno ci ha regalato nulla: siamo soddisfatti di quanto fatto finora ma è solo l’inizio del campionato e non dobbiamo rilassarci. Andremo lì a giocarci le nostre chance, finora abbiamo dimostrato che anche nella partita secca possiamo tener testa alle formazioni più quotate”. 

RoccAcquedolcese

Giuseppe Mazouf firma il gol vittoria con il Santa Croce (foto Michela Masitto)

Mazouf spiega i segreti che ci sono dietro lo straordinario inizio di stagione: “Credo che la nostra forza sia il gruppo, ognuno di noi lotta e si sacrifica sapendo che il compagno sta facendo lo stesso. Siamo una squadra vera, un collettivo tosto e questo fa di noi un osso duro per chiunque. In questo momento, inoltre, giochiamo sereni, ci alleniamo e giochiamo in una realtà che ci trasmette tranquillità, abbiamo entusiasmo e questo ci consente di avere anche quel pizzico di incoscienza che magari non si avrebbe con una classifica peggiore. Obiettivi? La salvezza deve restare l’unico vero obiettivo della stagione, è un campionato complicato in cui gli scenari possono cambiare da un momento all’altro. Una volta raggiunta la permanenza potremmo valutare altri obiettivi”. 

RoccAcquedolcese

Giuseppe Mazouf si disseta durante una pausa (foto Michela Masitto)

Anche per Peppe Mazouf, così come per suo fratello Youssef, altro perno della squadra, si tratta del primo anno in Eccellenza: “Sia io che mio fratello abbiamo avuto nelle scorse stagioni proposte da società di Eccellenza. Avremmo già potuto avere una o due stagioni d’esperienza nella categoria ma abbiamo preferito non allontanarci dal nostro paese, Acquedolci, e continuare gli studi. Per noi il calcio è una passione, ma valutiamo anche altri aspetti. Non rimpiangiamo le scelte, dopotutto abbiamo ancora soltanto 22 anni. Al momento sono felice di contribuire a questa grande stagione, domenica ho segnato ma sento che sto giocando anche a livelli importanti. L’Eccellenza è come me l’aspettavo: una categoria tosta, competitiva e allenante. In un campionato simile può succedere di tutto, ogni domenica si vede sempre qualche risultato inaspettato”.

Autori

+ posts