Calcio

Rizzo: “Il Messina ai messinesi. Mi appello a Città e Camaro”

Pubblichiamo integralmente la nota stampa diffusa dal consigliere comunale Massimo Rizzo, già legale dell’Acr Messina in Lega Pro. 

“Sono costretto per l’ennesima volta ad intervenire sul caos calcio a Messina affinché le persone di buona volontà trovino una linea comune per uscire dal guado.

Andrea Passione, Giovanni Cardullo e Maurizio Lo Re, vertici del Città di Messina

Ci tengo a precisare che continuo a ritenere che l’affidamento pluriennale degli stadi sia l’unica speranza per lo sviluppo di un’azienda calcistica con obiettivi ambiziosi che la città merita. E tuttavia, come ho sempre puntualizzato, tempi amministrativi e sportivi non sarebbero coincisi, anche se la pubblicazione del bando potrebbe (almeno potenzialmente) attirare imprenditori lungimiranti.

Oggi, però, il tema è un altro. La stagione agonistica è terminata ed è necessario programmare il futuro che è già il presente.

L’amministratore delegato Pasquale Rando e il presidente del Camaro Antonio D’Arrigo (foto Giovanni Isolino)

Alla dichiarazione dell’attuale proprietà dell’ACR Messina di passare la mano non sono seguiti fatti concreti, al netto di una fugace trattativa aperta e chiusa in tempi rapidi. Troppo rapidi. E una rondine non fa primavera. Vero è che ACR Messina è una società di diritto privato che a quelle regole soggiace, ma probabilmente si è dimenticato che è anche lo strumento attraverso il quale una intera comunità veicola la propria passione, e soprattutto il simbolo di esportazione della messinesità. E come tale andrebbe gestita, con il rispetto dell’unica vera ricchezza che una società di calcio possiede: la sua tifoseria. Altri valori, e lo dico da avvocato che conosce anche le regole del diritto sportivo, che incidono sulla valutazione degli asset societari, dovrebbero eventualmente essere affidati alla valutazione tecnica di un advisor e non alla libera discrezionalità di chi magari, attraverso un’ipervalutazione commerciale, malcela la reale intenzione di non voler cedere la proprietà.

Il voto negativo alla gestione Sciotto non è frutto di un pregiudizio, ma di un giudizio razionale ed obiettivo di un biennio calcistico frustrante ed umiliante che ha persino privato di appeal la società.  Il merito di avere tenuto accesa la fiammella del calcio due anni fa, quando una società finanziariamente decotta per responsabilità precedenti si era salvata sul campo mantenendo il titolo sportivo ma non si era iscritta al campionato, oggi è travolto da una insipienza gestionale che ha pochi paragoni nell’intero panorama calcistico.

Un momento dell’incontro tra i consiglieri comunali e Sciotto

Sinceramente spiace dirlo, ma tant’è. E’ giunto, però, il momento di rimboccarsi le maniche. E’ l’ora che la città recuperi uno spirito di appartenenza sopito, che si svegli la messinesità di una comunità sportiva, commerciale, imprenditoriale che segni una linea di discontinuità.

Mi appello quindi alle due società calcistiche (Città di Messina e Camaro) che in questi anni hanno operato con passione e managerialità, rispettando gli obiettivi sportivi e societari che si erano dati e dimostrando di saper programmare con competenza. Superate eventuali divisioni, anche i legittimi interessi di ciascuna società e posate la prima pietra del rilancio del calcio a Messina. Siete messinesi e lo avete dimostrato. Quella messinesità che non può essere un mero dato anagrafico ma un orgoglio di appartenenza che deve rappresentare un valore aggiunto per operare e bene nella propria terra.

Una splendida cornice di pubblico al Despar Stadium (foto Marco Familiari)

La città, però, non lasci soli chi potrebbe farsi carico di questa impresa messinese: ciascuno deve dare il proprio contributo, senza egoismi e gelosie. Il mio appello è quindi esteso a tutta la comunità (sportivi, imprenditori, commercianti) che col proprio contributo, anche minimo, può dare slancio a questa idea.

Persino il risultato sportivo può passare in secondo piano rispetto alla voglia di recuperare la fierezza di sventolare il vessillo della messinesità.

Costruiamo qualcosa di diverso, che sia la base di un futuro radioso, liberiamo le energie, senza chiacchiere e proclami: qualcosa di messinese. Con orgoglio.

Francesco Straface

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza

Share
Published by
Francesco Straface

Recent Posts

La Virtus Ragusa scappa nel terzo quarto. Milazzo ko dopo metà gara equilibrata

La Virtus Ragusa si aggiudica gara-1 dei quarti di finale del campionato di Serie B…

3 ore ago

A Soumaila Diakite, vittorioso a Messina, anche la Maratonina di Terrasini

Il maliano dell’Universitas Palermo Soumaila Diakite ha vinto con il tempo di 1:10:02 la XXIII edizione della…

4 ore ago

23º Slalom Giarre-Milo, per il secondo anno trionfa il messinese Schillace

Sale sul gradino più alto del podio, per il secondo anno consecutivo, nella 23ª edizione…

5 ore ago

Playout amari: Messana e Acquedolcese retrocedono, salve Leonzio e Leonfortese

Play-out amarissimi per le due squadre della provincia in campo. Nè la Messana nè il…

6 ore ago

Il Barcellona Basket campione regionale Under 19. Medaglia d’argento al Savio

Il Barcellona Basket 4.0 ha vinto i playoff del campionato regionale Under 19 Gold. Dopo…

8 ore ago

Il Messina Futsal vince a Chieti e brinda alla salvezza in serie A2

Il Messina Futsal ha conquistato l’agognata salvezza nel campionato di serie A2 di calcio a…

11 ore ago