Calcio

Raciti: “Si respira un’aria nuova. Lotto per salvare quanto fatto l’anno scorso”

Dopo la salvezza dello scorso aprile è di nuovo sceso in “campo” per cercare un personale bis. Ezio Raciti ha toccato le corde giuste e centrato a distanza di due mesi un successo pesantissimo: “Si respira un nuovo entusiasmo dopo il difficile successo contro il Francavilla. Questo facilita il lavoro ma c’è la consapevolezza che senza continuità quella vittoria non ha valore. Il presidente ha confermato quello che aveva promesso, rafforzando l’organico completando le trattative con profili importanti, congeniali alla rosa. Ancora il nostro mercato non è chiuso e il direttore sta lavorando per individuare altre pedine tattiche in ruoli in cui siamo meno coperti”. 

Il tecnico del Messina Ezio Raciti (foto Paolo Furrer)

L’attenzione è già rivolta al prossimo importante match salvezza di Viterbo e l’allenamento aperto alla stampa ha mostrato la determinazione che si respira all’interno dello spogliatoio: “Se dovesse arrivare qualcun altro entro domenica sarà il benvenuto. Noi saremo comunque chiamati a dare il massimo, con il giusto piglio. Siamo fiduciosi di ottenere il transfert di Kragl, che potrà così esordire domenica come Perez e Ferrara“. 

Il tecnico catanese, nel corso di “Antenna Giallorossa”, trasmissione di Rtp, ha raccontato le altre imprese colte durante la sua carriera da allenatore: “A Siracusa mi sono ritrovato con gli stessi punti di quest’anno ma con due partite in meno. Rispetto allo scorso anno invece sono tre i punti e due le partite in meno. Non è semplice ma abbiamo l’obbligo di provarci sino all’ultimo minuto dell’ultima gara, poi al fischio finale potremo tirare le somme”. 

Il Messina in allenamento (foto Paolo Furrer)

I tifosi meritano la massima considerazione per i sacrifici compiuti, non sempre ripagati dalle prestazioni sul campo da parte della squadra: “Sono convinto che è possibile mantenere la categoria. Tanti amici mi hanno chiamato dicendomi che forse stavo compiendo un azzardo perché potevo rovinare l’immagine dell’ultima salvezza, invece, se sono qui è proprio per salvaguardare quanto conquistato duramente l’anno scorso al termine di una rincorsa lodevole. Quest’anno siamo chiamati a fare lo stesso perché non possiamo mortificare una tifoseria come quella giallorossa ritornando in un campionato dilettantistico. In queste settimane mi ha cercato una squadra del girone A di Lega Pro ma poi non si è concretizzato nulla. Il destino voleva che tornassi e  l’ho fatto con piacere”.

Il preparatore dei portieri Marco Onorati

Il tecnico ha qualche critica da muovere alla squadra per l’inizio del secondo tempo, ma anche diversi elogi per vecchi e nuovi protagonisti: Balde aveva una forte pressione addosso. Ha fatto un bel gol, supportando la squadra e schermando il loro play sin dal primo passaggio, sono contento per lui. Nel primo tempo abbiamo avuto l’occasione del raddoppio e non abbiamo realmente sofferto. Nella ripresa, invece, c’è stato un calo di tensione e a livello fisico ma l’espulsione ci ha rigenerato. Mi rammarica il gol subito su un fallo laterale ad ottanta metri dalla porta pur se la finalizzazione di Patierno è da sottolineare. Fumagalli non è stato impensierito oltre modo e la squadra è rimasta compatta ed ha concesso poco. Konate ha giocato da play dandoci densità a metà campo. Ha avuto un buon impatto sulla gara, non forzando mai la giocata e dandoci alcune certezze. Il primo che ho chiamato al mio ritorno è stato Fofana, un ragazzo per bene. Ci siamo chiariti su alcune cose del passato e l’ho abbracciato sul gol perché se lo merita. Lo scorso anno aveva un minutaggio inferiore. Tutti comunque mi hanno dato ampie garanzie e disponibilità alla causa”. 

Il tecnico Raciti in allenamento (foto Paolo Furrer)

Sincero il suo rapporto con Pietro Sciotto. Il massimo dirigente vuole assicurarsi un’altra permanenza in Lega Pro: “Il presidente mi ha espresso il desiderio di salvare la categoria a qualsiasi costo senza particolari vincoli di minutaggio. Domenica c’erano sette-otto under in campo ma le nostre scelte di rafforzamento ricadranno soprattutto su over. Sciotto ha sempre fatto sacrifici, affidando a professionisti importanti la costruzione del gruppo. Le cose non sono andate bene e adesso sta rifacendo la medesima cosa del passato torneo reperendo i giocatori giusti. Mi piacerebbe che tra la tifoseria e il presidente si possa sistemare l’attrito perché abbiamo bisogno che tutte le componenti si consolidino per spingere alla salvezza. Ricordo ancora le gare con Turris e Taranto con la Curva piena e un clima propositivo. Personalmente mi interessa raggiungere l’obiettivo perché non posso nascondere che mi sento molto coinvolto affettivamente qui a Messina”. 

Daniele Straface

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