Quale Messina a Francavilla? E’ il momento chiave tra campo e futuro

Lucarelli e i giocatori a fine gara

La vittoria nel derby con la Reggina, nell’ultimo atto del 2016, è già un ricordo lontanissimo. Effetto della lunga sosta del torneo di Lega Pro, ma soprattutto dell’immobilismo sul mercato da parte del Messina e di una situazione societaria che non accenna a schiarirsi. Sullo sfondo c’è la trattativa con l’avvocato Angelo Massone e la sua cordata, annunciata in conferenza stampa dal presidente Stracuzzi. L’intesa, che ha ricevuto il parere negativo della tifoseria, non è però ancora sfociata nel passaggio delle quote e tutto è rimasto giorno dopo giorno in stand-by.

Stracuzzi e Oliveri

Stracuzzi e Oliveri in conferenza stampa

Ovvio che in questo quadro le maggiori attenzioni siano rivolte su un altro versante, a dispetto dell’imminente ripresa del campionato. Alla vigilia della sfida di Francavilla Fontana (si gioca sabato alle 14.30) non c’è traccia di un solo acquisto né, tantomeno, di una sfoltita alla rosa, fin troppo abbondante dal punto di vista numerico. Cristiano Lucarelli, che aveva dato le sue indicazioni in chiave mercato, sia in entrata che in uscita (nel frattempo sono sfumati Piscitella e Montella), attende impaziente l’evolversi della situazione ed ai tifosi, incontrati allo stadio, non ha nascosto il proprio disappunto. Ci ha pensato il dg Enrico Ceniccola, in una nota, a smentire le voci sulle possibili dimissioni del tecnico livornese, ma i prossimi giorni saranno decisivi per la permanenza di Lucarelli in riva allo Stretto e probabilmente per il futuro del Messina. In caso di partenza di qualche big (Pozzebon, De Vito, Musacci e Milinkovic) e di mancato rafforzamento dell’organico l’addio sembra inevitabile.

Pozzebon

Pozzebon cerca di gestire un possesso

Da preparare in questo clima c’è l’appuntamento in trasferta contro una delle rivelazioni del campionato, perché la Virtus Francavilla ha stupito tutti dall’alto del suo quinto posto a quota 33 punti. La squadra di Antonio Calabro, che all’andata sfiorò il successo al “Franco Scoglio”, svanito soltanto per la prodezza nel finale di Madonia, ha vinto le quattro più recenti partite giocate davanti al pubblico amico, sfruttando il catino del “Giovanni Paolo II”. L’ultima avversaria ad imporsi è stato il Matera di Auteri, nello scorso settembre, con un secco 4-1.

Giuseppe Madonia

Un primo piano di Giuseppe Madonia

Dopo l’ultima seduta di lavoro a Taormina, il Messina ha scelto Rende per la rifinitura. Sicuro assente Foresta, alle prese con una fastidiosa pubalgia. Fermo anche Pozzebon che potrebbe essere rimpiazzato in avanti da Madonia, dubbi pure sulla presenza di De Vito. Out Maccarrone per squalifica (appiedato dal Giudice Sportivo insieme a Ciccone), dà forfait anche Rea. Pronto in difesa Mileto con Bruno. Il Messina, uscito dalla zona playout grazie alla vittoria nel derby, è atteso da un trittico terribile: gli impegni con Juve Stabia e Foggia seguiranno infatti quello di Francavilla. La sensazione diffusa è che però la salvezza passi soprattutto al di fuori dal rettangolo verde.

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