Calcio

Plescia: “È stato un bel gol, sotto la curva. Spero di segnarne il più possibile”

Il gol dello scorpione. Plescia come Haaland. La prodezza del centravanti, che ricorda quella del gigante norvegese del Manchester City, ha regalato al Messina tre punti fondamentali contro il Giugliano. Questo il racconto del man of the match, al suo terzo centro stagionale: “Ho attaccato il secondo palo, Giulio (Frisenna, ndr) mi aveva visto e me l’ha messa sulla corsa. Il portiere non pensava potessi arrivarci, con un po’ di fortuna e abilità nell’alzarmi con la gamba così in alto è arrivato il gol”.

Bella cornice di pubblico nonostante il calo di presenze

Il finale, dopo l’espulsione di Pacciardi, è stato però da brividi. “In questo dobbiamo migliorare. Specialmente in panchina c’era una sofferenza che non è normale. Dovremmo chiudere prima le gare, ma non è facile, anche perché contro la Turris e in altre occasioni abbiamo preso dei gol nel finale”.

Sui movimenti che lo vedono attore principale in attacco spiega: “Lavoriamo molto con il mister in allenamento. Io tendo ad attaccare il primo palo, mentre l’esterno dall’altra parte deve andare sul secondo. Oggi è capitato che io attaccassi il secondo palo perché il difensore mi marcava davanti e ho cercato di tenerlo alle spalle. Non si può segnare su ogni cross, altrimenti le partite terminerebbero 6-0 o 7-0. Sono felice dell’impegno della squadra, siamo un bel gruppo”.

Per Plescia la terza marcatura stagionale

A chi gli chiede se dagli esterni servirebbe un maggiore contributo per riempire l’area, Plescia su questo tema li assolve: “Oggi faceva molto caldo, è normale arrivare poco sugli scarichi. Se mi sento solo in attacco? Non sempre, forse è una sensazione. Molte volte dicono che faccia reparto da solo, però c’è sempre qualcuno dei miei compagni che accompagna. Bisogna migliorare, c’è tutto l’anno per farlo”.

Gol da copertina che finisce di diritto tra i più belli siglati in carriera dall’attaccante palermitano: “Questo gol lo metto sul podio, l’ho segnato peraltro sotto la curva del Messina. In termini di bellezza e tenendo conto di un po’ fortuna è stato davvero un bel gol. Spero di segnarne il più possibile da qui alla fine del campionato, arrivando almeno in doppia cifra”.

Dopo aver speso tantissimo è uscito rilevato da Emmausso. “È stata una scelta tecnica, però ero in sofferenza. Avevo giocato novanta minuti già due volte in una settimana. Faceva molto caldo, è giusto che il mister mi abbia cambiato. La sofferenza della squadra ci può stare, loro attaccavano e noi eravamo rimasti in dieci”.

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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