Nibali: “Non penso alle classiche ma al Giro del Centenario. Non sono infallibile”

Capodanno messinese per Vincenzo Nibali. Lo “squalo dello Stretto” ha commentato ai nostri microfoni il divorzio dall’Astana, formazione kazaka con cui ha vinto tutto nonostante rapporti non sempre idilliaci con lo staff tecnico: “Mi porto dietro un bagaglio di esperienza accumulata negli anni. Cerco sempre di migliorarmi, stagione dopo stagione. Questa è la mia dodicesima annata tra i professionisti. Ho iniziato con la Fassa Bortolo, dove sono rimasto soltanto un anno, poi è arrivata la Liquigas. Adesso la nuova avventura nella Bahrain Merida“.

La pressione non manca ma Vincenzo, dopo i trionfi in Italia, Francia e Spagna, nelle principali corse a tappe, ha imparato a conviverci: “Lavorerò per non ripetere gli errori del passato. Siamo umani, non siamo infallibili. I successi chiaramente ci renderebbero felici, ma l’importante è dare sempre il massimo e non avere rimpianti”. 

Il calendario sarà influenzato dalla voglia di difendere la seconda maglia rosa ottenuta in carriera: “In questo momento non sto pensando alle grandi classiche. I calendari sono stati stravolti ed arrivano troppo presto. La Sanremo mantiene il suo percorso tradizionale e dà spazio ai velocisti: quindi non sarò presente. La Liegi-Bastogne-Liegi mi piace tantissimo e l’ho sempre corsa. Quest’anno il programma prevede il Giro di Croazia in contemporanea e quindi non posso essere presente a tutte e due. La salterò perché l’obiettivo è spostato un pochino più avanti… Il Giro del Centenario sarà chiaramente l’appuntamento più importante della stagione. Dovremo dimostrare lì di essere squadra”.

Secondo gli addetti ai lavori l’Astana, sulla carta, si presenta come più competitiva del neonato team del Bahrain. Vincenzo raccoglie subito la sfida: “Se è davvero così allora saranno loro a tirare il gruppo… Noi siamo una squadra totalmente nuova e partiamo da zero. Abbiamo grandi ambizioni e soprattutto un gruppo unito, interessante e motivato. Questo è importante, anche più dei pronostici. Vedremo come ci esprimeremo su strada, alzeremo gradualmente l’asticella verso l’alto”.