L’agognata fumata bianca si è concretizzata alle 12 e 15, dopo altre tre ore di incontro nello studio del notaio Nunzio Arrigo. L’ACR Messina passa finalmente di mano, dopo che sono stati limati gli ultimi dissidi tra gli acquirenti e la precedente proprietà. Escono di scena, dopo un anno e mezzo, l’ormai ex presidente Stracuzzi e i suoi compagni di avventura. L’intero pacchetto azionario transita invece nelle mani della “new co” costituita ad hoc dal gruppo che fa riferimento all’imprenditore ennese Franco Proto, la “Zancle Sport Events srl”.
Il 97% delle quote resterà formalmente all’ex presidente dell’Atletico Catania, che conferirà simbolicamente l’1% a testa ai suoi più fidati collaboratori, il direttore generale Lello Manfredi, il direttore amministrativo Fabio Formisano e il direttore organizzativo Vittorio Fiumanò. A distanza di poche ore dalla precedente riunione interrotta bruscamente per il mancato accordo sui crediti, nei locali di via La Farina si sono ritrovati l’ex patron Natale Stracuzzi, l’altro socio di maggioranza Piero Oliveri, l’amministratore delegato Pietro Gugliotta e i soci di minoranza Nino Micali e Giovanni Di Bartolo. Ad affiancare Proto anche il consulente fiscale Antonio Morgante, gli avvocati Simona Giuffrida e Massimo Rizzo ed i segretari Alessandro Raffa ed Antonino Minutoli.
Lo stop della sera prima era stato originato dal rifiuto alla rinuncia dei propri crediti, per via di anticipazioni che hanno consentito il saldo di precedenti oneri economici, da parte di uno dei soci di minoranza, Giovanni Di Bartolo, che ha vincolato la sua firma al contestuale passo indietro da parte del dg Manfredi, che attende ancora la restituzione di alcune somme avanzate nel corso di precedenti gestioni. L’impasse è stato finalmente superato.
A garanzia dell’accordo, nel preliminare sottoscritto lo scorso 18 febbraio, era stata inserita una penale da 200.000 € che, al di là di un eventuale processo civile (che avrebbe richiesto tempi lunghi), forniva ampie rassicurazioni sulla conclusione positiva della trattativa. Nello studio Arrigo si è analizzata la delicatissima situazione contabile del club, grazie agli ultimi incartamenti fiscali forniti dalla precedente proprietà, e la questione legata alla fideiussione presentata a fine gennaio in Lega, che dovrà essere sostituita dalla proprietà subentrante.
Il gruppo Proto dovrà farsi carico del consistente passivo accumulato dal marzo 2009 in poi. In quella data infatti l’ACR nacque da una costola del FC, a margine di un’asta fallimentare che fece calare definitivamente il sipario sulla gestione della famiglia Franza. Con una clausola: il neo presidente non dovrà andare oltre l’eventuale eccedenza dei due milioni e mezzo di euro, che già rappresenterebbero un notevole aumento del “rosso” rispetto a quello certificato nell’ultimo bilancio depositato presso la Camera di Commercio. Il problema è rappresentato dai numerosi contenziosi legali in corso, destinati a far lievitare ulteriormente le uscite.
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