Messina, indispensabile ricorrere al mercato per cambiare marcia

Un pensieroso Grassadonia (foto Luca Maricchiolo)
Un pensieroso Grassadonia (foto Luca Maricchiolo)

Un pensieroso Grassadonia (foto Luca Maricchiolo)

Soltanto tre vittorie in diciassette gare, ben nove pareggi e cinque sconfitte. Il Messina si interroga dopo un girone d’andata avaro di soddisfazioni. Se Teramo, Cosenza, Casertana e Foggia hanno rispettato i pronostici pre-campionato, sono proprio i giallorossi e l’Ischia le maggiori delusioni della prima metà di stagione. Si ritroveranno di fronte in Campania alla ripresa del torneo, il 5 gennaio, consapevoli che da quel momento in poi i margini di errore saranno praticamente ridotti al minimo. Il quart’ultimo posto occupato attualmente insieme al Martina, giustiziere di Corona e compagni domenica scorsa, è una poltrona sin troppo scomoda. Il divario dall’ottavo posto è aumentato a sei punti, un gap ancora colmabile, ma dopo la debacle del “Tursi” il girone di ritorno si fa comunque in salita.

La pausa natalizia (i giallorossi ritorneranno a lavorare venerdì 27 per poi concedersi un altro break in occasione del Capodanno) sembra dunque giungere ad hoc per un Messina che ha bisogno di riordinare le idee e soprattutto ricorrere al mercato di gennaio per invertire la rotta, ponendo rimedio agli errori commessi in estate. Grassadonia (quattro punti in tre partite dal suo avvento in panchina nel post Catalano) ha già chiarito che serviranno rinforzi in tutti i reparti per adeguare l’organico. In una difesa a tre De Bode è di fatto adattato, avendo dalla sua le doti fisiche ma non la velocità nei recuperi. La squalifica ad Ischia di Guerriera, out insieme al centrale di origini olandesi, creerà inoltre un vuoto sulla corsia destra di centrocampo, data l’assenza di un sostituto adeguato dell’ex Milazzo che con Quintoni, impegnato sulla fascia opposta (Bolzan, se recuperato a pieno, rappresenta un’opzione in più), è diventato pedina fondamentale nel 3-5-2. Anche in mezzo Maiorano e Bucolo necessitano di un’alternativa di spessore. Simonetti, infatti, non ha fin qui convinto. In avanti Corona, autore di cinque reti, andando a segno spesso subentrando dalla panchina, ha dato il massimo, così come Chiaria, che svolge un lavoro sfiancante.

Mirko Guadalupi, la maggiore delusione (foto Luca Maricchiolo)

Mirko Guadalupi, la maggiore delusione (foto Luca Maricchiolo)

La delusione maggiore è costituita da Guadalupi, zero gol in questa prima metà di campionato e apparso abulico anche nell’ultima gara di Martina Franca. Insufficienza piena per l’uomo con il compito di scardinare le difese avversarie con giocate di qualità e dover rifornire le punte. Da Lasagna e Gherardi, giunti in riva allo Stretto in condizioni fisiche deficitarie, inoltre, in questi mesi risposte poco confortanti. Hanno appena rescisso il contratto con il club gli stranieri Piovi (3 presenze), Guilana (3) e Scoponi (2), oltre a Di Stefano, rimasto totalmente ai box in questa prima metà di stagione. La rosa si è così ridotta a 23 elementi, sebbene il terzo portiere Mangini e il centrocampista Privitera non siano ancora scesi in campo. Non è comunque finita qui, anche qualche big rischia di lasciare la squadra. Un anno fa il Messina festeggiava il titolo d’inverno in Serie D, oggi la realtà è completamente diversa. Non centrare la Lega Pro unica sarebbe un autentico fallimento. Tutti, adesso, sono in discussione.

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