La partita con il Lecce, che si presentava a Messina con i gradi di vice-capolista, rappresenta soltanto l’ultima soddisfazione stagionale per l’ACR, che con il punto ottenuto contro i quotati salentini ha anche potuto celebrare il traguardo della salvezza matematica, con tre giornate di anticipo. Agli ospiti, dopo l’illusorio vantaggio, resta invece l’amaro in bocca per altri due punti sfumati, che allontanano definitivamente il traguardo della tanto ambita prima posizione.
Nel primo tempo ha prevalso l’equilibrio, con le squadre che hanno preferito non esporsi eccessivamente, e si è rientrati negli spogliatoi sul punteggio di 0-0. Deluse almeno in parte le aspettative dei rispettivi sostenitori che hanno voluto scommettere sulla Lega Pro con William Hill, da casa o direttamente dallo stadio, tramite i loro smartphone.
Decisamente più vivace la ripresa. I pugliesi hanno sbloccato il punteggio con Lepore, che ha trasformato un rigore a lungo contestato dai padroni di casa. L’ottavo centro stagionale del portoghese Tavares, servito al meglio in profondità dal sorprendente Mileto, ennesima rivelazione stagionale tra i peloritani, è valso il definitivo 1-1. Bello ed efficace il pallonetto che non ha dato scampo a Bleve. Il finale è stato davvero vibrante. Un colpo di testa di Caturano e un diagonale di Cocuzza, in particolare, avrebbero potuto assegnare i tre punti a una delle due contendenti.
Con 42 punti all’attivo, il Messina è andato al di là dei traguardi prefissati in estate. Il +10 su Catania e Monopoli, ancora sconfitti, vale la permanenza matematica, dal momento che in palio vi sono ormai appena nove punti. La formazione allenata da Lello Di Napoli cercherà nella trasferta di Agrigento un altro risultato utile per contendere a Fidelis Andria e Paganese il traguardo del settimo posto.
Il Lecce invece si morde le mani per un aprile da incubo. Dopo avere collezionato ben diciotto risultati utili consecutivi, i salentini si sono fermati proprio sul più bello, dopo l’impresa di Cosenza. Il ko interno con il Matera, rimasto poi comunque fuori dai play-off, e i pareggi con le siciliane, Akragas e Messina appunto, certificano la rinuncia al primo posto e alla promozione diretta. Foggia e Casertana proveranno adesso a conquistare anche un piazzamento migliore in ottica play-off.
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