Calcio

Manetta: “Vorremmo fare di più e creare entusiasmo. Campionato equilibrato”

Contro il Latina serve una scossa. Verso il secondo impegno consecutivo al “Franco Scoglio”, il difensore Marco Manetta, tra i leader del Messina, in occasione dell’incontro organizzato da Sky al negozio Flagship di via Tommaso Cannizzaro, ha parlato del rapporto con i tifosi che aveva già conosciuto nella precedente esperienza in riva allo Stretto del 2017/18: “Sapevo Messina cosa potesse dare come piazza e tifo, non ne sono assolutamente sorpreso. Nonostante qualche risultato negativo sarei curioso di vedere dopo due o tre vittorie che entusiasmo si potrebbe creare, speriamo ciò possa diventare presto realtà. In questo momento dobbiamo pensare partita dopo partita e già domenica abbiamo una sfida molto importante per noi e la nostra fiducia. Per dare soddisfazione a queste prestazioni che stiamo facendo, ci manca soltanto il risultato”.

Manetta guida la retroguardia del Messina

Il bilancio delle prime dodici giornate, con il Messina quartultimo a quota 11, non lo fa sorridere. “Soddisfatto non lo sarei mai, caratterialmente cerco sempre di migliorarmi in qualsiasi circostanza, nella vita non ci si può sentire appagati. Ci aspettavamo tutti qualcosa in più, non bisogna rimuginarci tanto sopra, il calcio ti dà sempre nuove opportunità da cogliere ed essendo la classifica molto corta con una vittoria domenica risaliresti parecchio”. 

Infine, la valutazione di Manetta sul girone C, che vede la Juve Stabia al comando seguita da Benevento e Avellino. Anche in coda è già bagarre. “Quest’anno c’è un grande equilibrio. Se pensiamo al Benevento secondo in classifica a pochi punti dalla vetta la gara di domenica scorsa è stata molto equilibrata, ma anche quando si affronta l’ultima non sono mai partite abbordabili, ognuna fa storia a sé e non c’è mai un risultato scontato in questo campionato sia in alto che in basso. Con una vittoria esci fuori e una sconfitta stai dentro, quasi sempre è stato così. Ricordo lo scorso anno nelle ultime tre o quattro giornate potevi salvarti o fare i playoff, è quello che ci successe a Taranto. Per la promozione c’era il Catanzaro schiacciasassi, mentre ora non c’è una squadra come quella ed è tutto ancora più equilibrato anche nelle zone alte”.

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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