L’Orsa Barcellona ingaggia il Nazionale caraibico Maliek Short e saluta Bangu

L’Orsa Basket Barcellona ha annunciato di avere acquisito con un contratto annuale il diritto alle prestazioni sportive dell’atleta caraibico con passaporto olandese Maliek Short, ala forte classe 2001 di 204 cm. Nato a Philipsburg (Sint Maarten), Maliek ha mosso i suoi primi passi cestistici nell’Island Hoops.

In seguito ha vestito la maglia dei French Quarter Phoenicks, dove ha offerto delle ottime prestazioni. Successivamente è entrato nella Performance Sports Academy per sviluppare e affinare il suo gioco offensivo. Ha inoltre rappresentato il suo paese, vestendo la maglia della Nazionale della Sint Maarten. La società giallorossa ha ringraziato l’agente del ragazzo, Mino Salamino, per aver collaborato alla buona riuscita dell’operazione.

Nel frattempo il giocatore francese classe 2004 Josue Bangu ha salutato Barcellona dopo tre anni. Il dirigente Lorenzo Crisafulli ha voluto dedicare un post di saluto ad un atleta che si è fatto apprezzare nella città del Longano: “Pensare che la prima volta che ti ho fatto il biglietto per venire in Italia mi hanno fatto pagare il supplemento, non avevi l’età per viaggiare da solo. Nei video che ci avevano mandato (complimenti a Tommaso e Mino) si vedeva una scheggia che faceva impazzire gli avversari, non potevamo lasciarti andare altrove: Barcellona era il luogo adatto per farti crescere”.

Sui social il ringraziamento a chi ne ha consentito l’arrivo in casa Orsa: “Ricordo ancora la prima volta che ti ho preso all’aeroporto a Catania, eri impaurito ma voglioso di iniziare una nuova avventura. Mi auguro tu possa portare sempre nel cuore i tanti momenti passati insieme in questi tre anni. Un grazie all’investitore che ha permesso di farti arrivare a Barcellona, ai tecnici che in questi anni hanno perso sonno e tempo cercando di farti migliorare, alla tua mamma che ti ha lasciato venire in Sicilia, ai tuoi compagni che ti hanno sopportato e supportato e al Vicolo del Pane per i tanti pan goccioli e non solo che ti sei mangiato”.